Devozione al Sacratissimo Cuore di San Giuseppe

Devozione ai Tre Cuori Sacri Uniti attraverso il Cuore Purissimo di San Giuseppe data a Edson Glauber in Itapiranga AM, Brasile

Devozione al Cuore Castissimo

Introduzione

Le Apparizioni di Gesù e Maria a Itapiranga e la Devozione al Cuore Castissimo di San Giuseppe

"IO SONO SAN GIUSEPPE E IL MIO NOME GIUSEPPE SIGNIFICA COLUI CHE CRESCE, PERCHÉ IO CRESCO OGNI GIORNO NELLE GRAZIE DIVINE E NEI VIRTÙ."

(San Giuseppe il 1° marzo 1998 a Edson)

Le apparizioni di San Giuseppe all'inizio delle manifestazioni della Vergine, ad Itapiranga, erano rare. A volte appariva accanto alla Vergine e Gesù, ma senza dire una parola. La Madonna ha iniziato a parlare con Edson sulla persona di San Giuseppe intorno al 1995 e lo ha informato molto tempo prima di aspettare le sue visite in seguito, perché sarebbe venuto per dirgli importanti messaggi da parte di Dio che sarebbero stati per il bene della Chiesa e delle famiglie di tutto il mondo.

Queste apparizioni con San Giuseppe sono avvenute più frequentemente a metà marzo 1998. Durante questo periodo, Edson era malato di epatite, cosa che lo costringeva a letto senza muoversi molto spesso e gli impediva di fare molte cose per sei mesi. È stato durante questo periodo che San Giuseppe ha rivelato a lui per la prima volta le promesse del suo Cuore Castissimo e la devozione che Dio voleva vedere fiorire nella Chiesa e nel mondo ai nostri tempi.

San Giuseppe gli spiegò che questa devozione sarà un grande mezzo di santificazione che Dio sta concedendo alla Chiesa e a tutti coloro che onorano il suo Cuore Castissimo degnamente come lui desidera. È una devozione nei Tre Cuori uniti di Gesù, Maria e Giuseppe. Questa devozione onorerà la Santa Trinità, una e trina.

Il 20 novembre 1995, la Beata Vergine disse a Edson: "Pregate sempre San Giuseppe. Lui vi difende e protegge sempre dagli attacchi di Satana. San Giuseppe è un grande santo davanti a Dio, perché ottiene tutto attraverso la sua intercessione dinanzi alla Santa Trinità. La Santa Trinità lo ha coperto con numerose grazie affinché potesse compiere il compito di essere il protettore del Bambino Dio in questo mondo. E oggi, San Giuseppe è nella gloria del cielo con la Beata Trinità che prega per voi, per la salvezza eterna di ciascuno di voi e perché possiate comprendere bene le chiamate della vostra Madre Celeste."

Nei messaggi ricevuti abbiamo trovato una novità che potrebbe persino scandalizzare i meno informati: il termine "verginale". E in effetti, questo non è mai stato attribuito a San Giuseppe. Il termine tradizionale è "casto" e ci fa pensare a un uomo perfettamente castigato nei suoi sentimenti intimi vivendo con la Vergine Sposa. Per questo l'iconografia classica lo rappresenta ad un'età avanzata in cui gli impulsi della carne sono più facilmente dominati. Infatti, non vediamo perché mettere accanto alla Madre di Gesù, sedicenne, un marito sessantenne! Se Dio scelse lui come sposo della Vergine Madre del Suo Figlio, era opportuno che Gli desse tutte le grazie necessarie per questa missione (San Bernardino da Siena, Sermo I su San Giuseppe).

Il termine "verginale" suggerisce che: per grazia San Giuseppe fu esentato da qualsiasi sentimento libidinoso che sarebbe stato umiliante per la Vergine Sposa e fastidioso per lui stesso. Vale la pena ricordarci, a causa delle difficoltà del presente tempo, dell'Enciclica di Papa Leone XIII "Quanquam Pluries": Sul Patronato di San Giuseppe:

"Certamente la dignità della Madre di Dio è così alta che nulla potrebbe essere creato sopra di lei. Tuttavia, poiché Giuseppe fu unito alla Beata Vergine dal vincolo coniugale, non può dubitarsi che egli si avvicinasse più di chiunque altro a quella super-eminente dignità per cui la Madre di Dio sovrasta tutte le nature create. L'unione coniugale è infatti la maggiore di tutte; in ragione della sua stessa natura essa è accompagnata dalla reciproca comunicazione dei beni dei due sposi. Se dunque Dio diede alla Vergine Giuseppe come sposo, certamente non lo dette solo come sostegno nella vita, come testimonianza della verginità, come custode dell'onore, ma anche perché partecipasse, attraverso il vincolo coniugale, all'eminente dignità che essa ha ricevuto".

(Epist. Enciclica "Quanquam Pluries", 15 agosto 1899)

Papa Leone XIII avendo affermato che San Giuseppe si avvicinò più di chiunque altro alla super-eminente dignità della Madre di Dio, ne consegue che in gloria è sopra tutti gli angeli. Accontentiamoci di esprimere la dottrina sempre più accettata dalla Chiesa dicendo: Tra tutti i santi, Giuseppe è il più alto in cielo dopo Gesù e Maria. Questo è il punto di partenza per il nostro studio delle sue glorie e privilegi, confermato nei messaggi che Gesù, Nostra Signora e San Giuseppe stesso hanno trasmesso durante questi 15 anni di apparizioni qui nell'Amazzonia, dove vengono rivelati importanti messaggi che ci parlano dell'importanza della devozione al Cuore di San Giuseppe, unita alla devozione ai Cuori di Gesù e Maria.

"MIO FIGLIO GESÙ E IO, SUA MADRE, DESIDERIAMO CHE IL MONDO INTERO SIA CONSACRATO AL PURISSIMO CUORE DI SAN GIUSEPPE"

(Nostra Signora, 30 novembre 1998)

La Super-Eminenza di San Giuseppe

Qual è il principio di questa dottrina, che viene sempre più accettata da cinque secoli? Il principio invocato e sempre più esplicitamente enunciato da san Bernardo, san Bernardino da Siena, Isidoro d'Isolanis, Suarez e autori più recenti, è un principio semplice quanto elevato; fu formulato da san Tommaso riguardo alla pienezza di grazia in Gesù e la santità di Maria. Si esprime così: una missione divina eccezionale richiede una santità proporzionata.

Questo principio spiega perché l'anima santa di Giuseppe, essendo personalmente unita alla Parola fonte di ogni grazia, ricevette la pienezza della grazia, che dovrebbe traboccare su di noi, secondo le parole di san Giovanni (1:16): "Tutti abbiamo ricevuto dalla sua pienezza grazia su grazia." Questo è il motivo per cui Maria, essendo stata chiamata a essere la Madre di Dio, ricevette fin dal momento del suo concepimento una prima pienezza di grazia, che già superava la grazia finale di tutti i santi insieme. Lo stesso principio spiega la preminenza di san Giuseppe su qualsiasi altro santo.

"DIO DESIDERA CHE SAN GIUSEPPE SIA GLORIFICATO DA TUTTI IN UN MODO SPECIALE"

(Nostra Signora, 26 novembre 1997)

L'Umiltà di San Giuseppe

L'umiltà di Giuseppe dovrebbe essere confermata dal pensiero della gratuità della sua eccezionale vocazione. Si sarebbe chiesto: Perché l'Altissimo ha dato il suo unico Figlio a me, Giuseppe, da custodire, e non ad un altro uomo dalla Giudea, dalla Galilea o da qualsiasi altra regione o secolo? È stato solo per la libera volontà di Dio, che è in sé stessa sua ragione, e per cui Giuseppe fu liberamente preferito, scelto, predestinato dall'eternità prima di questo o quell'altro uomo, al quale il Signore avrebbe potuto concedere gli stessi doni e una fedeltà per preparare questa eccezionale missione. Vediamo in questa predestinazione un riflesso della gratuità della predestinazione di Cristo e Maria. La conoscenza del valore di questa grazia e della sua assoluta gratuità, lungi dal nuocere all'umiltà di Giuseppe, la confermò. Pensava nel suo cuore: che cosa hai tu che non abbia ricevuto?

Giuseppe appare come il più umile di tutti i santi dopo Maria, più umile di qualsiasi degli angeli; e se è il più umile, per questa stessa ragione è il maggiore di tutti, perché le virtù essendo connesse, la profondità dell'umiltà è proporzionata all'elevazione della carità, come la radice dell'albero è tanto più profonda quanto l'albero è alto:

"Colui tra voi che sarà il minore," disse Gesù, "egli sarà il maggiore" (Lc 9:48)

Possedendo il più grande tesoro, per una straordinaria grazia del Padre Eterno, Giuseppe, lungi dal vantarsi dei suoi doni o mostrare i suoi privilegi, si nasconde quanto può dagli occhi mortali, godendosi pacificamente con Dio il mistero che gli era stato rivelato.

"I SACERDOTI CHE HANNO DEVOZIONE AL MIO CUORE E LA DIFFONDONO, AVRANNO LA GRAZIA CONCESSA DA DIO DI TOCCARE I CUORI PIÙ INDURITI E CONVERTIRE I PECCATORI PIÙ OSTINATI"

(San Giuseppe l'8 marzo 1998 a Edson)

In passato, le devozioni e la consacrazione ai Cuori di Gesù, Maria e Giuseppe erano molto diffuse. San Giovanni Eudes fu colui che promosse questa devozione ai tre cuori uniti. La devozione al Sacro Cuore di Gesù ebbe origine nelle apparizioni di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque. In seguito, Sant'Antonio Maria Claret diffuse ovunque la devozione e la consacrazione al Cuore di Maria.

Le apparizioni di Fatima, già nel XX secolo, rafforzarono questa devozione. La Madonna stessa mostrò, durante una delle sei apparizioni, il Suo Cuore circondato da spine, chiedendo riparazione. Tornò con il Bambino Gesù nel 1925, nel convento di Pontevedra, in Spagna, e chiese a Suor Lucia che il mondo fosse consacrato al Suo Immacolato Cuore e si praticasse la devozione nei primi cinque sabati del mese.

Tuttavia, già nel XVIII secolo, i Carmelitani Scalzi di Santa Teresa d'Avila promossero la devozione e la consacrazione (schiavitù) al Cuore di San Giuseppe. In quel secolo la devozione ai tre cuori uniti aumentò notevolmente, e come testimonianza di ciò esistono, oltre a libri e confraternite, anche santuari dedicati ai tre cuori uniti di Gesù, Maria e Giuseppe.

Merita inoltre menzionare che nell'ultima apparizione di Fatima, il 13 ottobre 1917, nel momento del famoso "miracolo del sole", le veggenti Lucia, Francesco e Giacinta videro la Sacra Famiglia benedire il mondo.

Oggi, con le loro apparizioni nelle città di Manaus e Itapiranga, Gesù e Maria raccomandano nuovamente la devozione al Cuore Castissimo di San Giuseppe, come canale di grazie per le famiglie in tutto il mondo. Quando Papa Giovanni Paolo II lanciò la sua Esortazione Apostolica nella Enciclica Redemptoris Custos (Difensore del Redentore, il 15 agosto 1989), parlando della persona di San Giuseppe, della sua vocazione e missione per essere il Difensore di Gesù e della Sua Chiesa, non si era ancora verificata nella storia della Chiesa cattolica un'apparizione di Gesù o della Vergine Maria che parlava della devozione al Cuor Sacratissimo e la sua unione ai loro Cuori Santissimi.

Nell'Enciclica, tuttavia, come abbiamo visto prima, il Papa, menzionando l'opinione di San Agostino e San Tommaso d'Aquino, ci parla della costante "unione indivisibile delle menti, nell'unione dei cuori e nel consenso, elementi che si sono verificati attraverso il santo matrimonio di Giuseppe con sua moglie Maria, incinta di Gesù per opera dello Spirito Santo." Il Papa afferma inoltre: "San Giuseppe, dopo Maria, è stata la persona che ha partecipato maggiormente al mistero dell'Incarnazione." È stato Papa Pio IX a dichiarare San Giuseppe il Patrono Universale della Chiesa Cattolica (l'8 dicembre 1870).

Ora che ci stiamo avvicinando al nuovo millennio, abbiamo molte ragioni per invocare la protezione di San Giuseppe. Che Lui tenga lontano da noi il flagello degli errori e dei vizi. Che Ci aiuti nella lotta contro il potere delle tenebre e, come ha aiutato Maria e Gesù, ci difenda dalle insidie del nemico e da ogni avversità. Cerchiamo di essere più sensibili alle cose di Dio e imparare da San Giuseppe a servire l'economia della salvezza.

San Giuseppe è il maestro esemplare nel servizio alla missione salvifica di Gesù. Ci mostra la via dell'alleanza salvifica in questo fine del millennio in cui si realizza sempre più il compimento dei tempi che fa parte del mistero ineffabile dell'Incarnazione della Parola.

"Che San Giuseppe ottenga per tutti la benedizione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo." Questa dichiarazione del Papa fatta il 15 agosto 1989 ha praticamente affrettato questi nuovi tempi di grazie e benedizioni per la Chiesa e il mondo, perché pochi giorni dopo, il 1° settembre di quell'anno stesso Dio iniziò a compiere la Sua opera divina nell'Amazzonia in silenzio preparando Edson e sua madre Maria do Carmo, attraverso grazie e doni particolari per le apparizioni della Madonna che sarebbero avvenute negli anni a venire.

A quel tempo Edson non sapeva nulla di ciò che il Papa aveva dichiarato alla Chiesa nell'anno 1989, perché era ancora molto giovane, aveva solo quasi 17 anni, ma fu desiderio stesso di Dio che questa devozione gli fosse rivelata per diffonderla nel mondo. Non che lui fosse migliore degli altri.

In realtà, Edson si considerava sempre il più insignificante di tutti, ricordando spesso le parole che suo padre usava dirgli in passato quando aveva difficoltà con gli studi e non andava bene negli esami scolastici: "Questo ragazzo sarà inutile. Non si impegna e non gli importa nulla. Non diventerà mai nessuno nella vita!" Lo diceva perché pensava che Edson non studiasse, non si impegnasse o fosse pigro, ma Edson non andava bene a scuola perché per lui lo studio era sempre molto complicato e difficile da capire. Tutti i suoi studi erano una grande sofferenza, perché non capiva le cose molto bene, specialmente le materie esatte. Ancora oggi è stupito e sorpreso di come sia riuscito a finire il liceo.

Dio permise tutto questo affinché lui non diventasse mai presuntuoso e "essendo il prescelto" per parlare dei suoi messaggi e delle glorie e virtù di San Giuseppe nel millennio che stava terminando e in quello nuovo che doveva iniziare, dovesse sempre essere umile e riconoscere la sua nullità, perché tutto ciò che sa è pura grazia di Dio e non suo merito. Così Dio realizzò il desiderio del Papa: San Giuseppe venne veramente ad aiutare la Chiesa e il mondo, ottenendo per noi le benedizioni del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, con devozione al Suo Cuore Castissimo.

"COME NELLA SANTA TRINITÀ DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELO SPIRITO SANTO LE TRE PERSONE HANNO UN SOLO CUORE, COSÌ NELL'TRINITÀ DI GESÙ, MARIA, GIUSEPPE I TRE CUORI FORMANO UN SOL CUORE"

(San Giovanni Eudes)

La Verginità di San Giuseppe

Più volte possiamo trovare nei messaggi ricevuti da Gesù e dalla Vergine il termine 'virginale', riguardo alla persona di San Giuseppe. Come dobbiamo comprendere questi messaggi che ci parlano della sua verginità e purezza? Alcuni Padri Orientali, tenendo conto degli scritti apocrifi, accettarono l'ipotesi del precedente matrimonio di Giuseppe; in questo caso, i fratelli del Signore sarebbero stati suoi fratellastri.

Questa soluzione, che sembra mettere tutto in ordine, non fa altro che aggiungere contraddizioni e dubbi invece di risolverli. Se Giuseppe avesse avuto figli da un precedente matrimonio, il che sarebbe stato legittimo, questi figli sarebbero stati, per diritto, i suoi eredi privilegiati. Il primo di questi figli sarebbe stato l'erede di Davide, non Gesù. In questo caso, la discendenza davidica del Messia sarebbe stata rovinata nelle sue fondamenta. Alcuni oppositori della Chiesa volevano vedere - come molti ancora sostengono oggi - nei fratelli e sorelle del Salvatore la prova che Giuseppe e Maria avevano avuto altri figli dopo la nascita di Gesù.

San Girolamo, particolarmente devoto allo studio delle Sacre Scritture, reagì vigorosamente contro una simile ipotesi. Nel suo trattato contro Elvidio, scrive: "Che cosa dite? Che Maria non è rimasta vergine? Ora io affermo molto di più di quanto voi neghiate. Affermo che non solo Maria rimase vergine, ma anche san Giuseppe rimase vergine, affinché da un matrimonio virginale nascesse un figlio vergine... Rimase vergine con la Vergine che meritò di essere chiamata padre del Signore" (Ad Helv. 19)

Mostrò anche che il problema dei fratelli e delle sorelle si risolve facilmente senza ricorrere all'ipotesi di un precedente matrimonio di san Giuseppe. Per mettere in dubbio la verginità di Maria e Giuseppe, cita anche un verso da Matteo: "La prese come sua sposa; ma non la conobbe finché essa partorì un figlio. Egli chiamò il suo nome Gesù" (Mt 1,25), che alcuni interpretano per implicare che ciò significherebbe che si erano sposati in una data successiva. Un simile argomento non prova nulla, perché l'espressione "non la conobbe finché" non ha il significato limitativo nel tempo che si intende e non esclude lo stato di verginità permanente dei due.

Così fu detto che Micol, sposa di Davide, "non ebbe figli fino al giorno della sua morte" (2 Sam 6:23). Si deve allora concludere che non ne abbia avuti dopo? Gesù ci dice che sarà con noi "fino alla fine del mondo" (Mt 28,20). Questo significa forse che non sarà più con noi in seguito?

La ragione della perpetua verginità di Maria e Giuseppe è chiaramente indicata a noi fin dall'inizio dei primi secoli dalla Chiesa. San Epifanio disse una volta: "Giuseppe e Maria erano entrambi perfettamente giusti. Quando Giuseppe comprese che il bambino concepito in Maria era dallo Spirito Santo, non osò più avere un contatto più intimo con colei che aveva meritato di portare nel suo grembo colui che cielo e terra non possono contenere nella loro gloria" (Haer. 3,78,8).

Così, Gesù stesso è la prima ragione della verginità di Maria e Giuseppe. Sant'Epiphanio aggiunge: "Se ai nostri giorni le vergini ottengono da Gesù la forza per preservarsi e mantenersi pure, con quanto maggiore motivo dobbiamo attribuire questa fedeltà a Giuseppe e Maria!"

Il Verbo Incarnato è la ragione dell'essere e il sostegno della verginità non solo di Maria e Giuseppe, ma anche di tutti quegli uomini e donne che si consacrano al servizio del Signore. Lo stesso vale per la castità coniugale: il matrimonio cristiano non è una bella cerimonia che passa, ma è un sacramento, cioè un segno della presenza santificante di Gesù Cristo. Matrimonio e verginità sono orientati verso il grande mistero del Figlio di Dio venuto a sposare la nostra natura umana nel grembo della Vergine Maria.

"SALVE GIUSEPPE, FIGLIO DI DAVID , UOMO GIUSTO E VERGINELE, LA SAPIENZA È CON TE..."

Nel messaggio del 7 gennaio 2008, Gesù stesso ha dettato a Edson la preghiera Salve Giuseppe, aggiungendo alcune parole:

Salve Giuseppe, figlio di Davide, uomo giusto e verginele, Sapienza è con te, benedetto sei tu fra tutti gli uomini e benedetta è Gesù, il frutto di Maria, tua fedele sposa. San Giuseppe, padre degno e Protettore di Gesù Cristo e della Santa Chiesa, prega per noi peccatori e ottieni da Dio la Divina Sapienza, ora e nell'ora della nostra morte. Amen!

E poi Gesù disse a Edson:

Gesù: "In questo modo onori il Mio virginele padre Giuseppe ancora di più, glorificando ed esaltando il Suo santo nome come Protettore della Santa Chiesa e intercessore che ottiene per te le grazie necessarie dal Mio Cuore Divino per la tua salvezza, i tuoi bisogni corporali e spirituali, nonché la Divina Sapienza di cui molti uomini hanno bisogno oggi, in questi tempi, per essere giusti e santi, amando la giustizia, poiché la Sapienza non entrerà mai nell'anima malvagia né dimorerà nel corpo soggetto al peccato."

"In questo modo voglio mostrare al mondo e alla Chiesa quanto puro e santo fosse il Mio padre Giuseppe ai Miei occhi, agli occhi del Mio Padre in cielo e davanti allo Spirito Santo, che Lo scelse per una missione così grande. La Santa Trinità avvolse San Giuseppe con la Sua benedizione e grazia e lo santificò già da bambino nel grembo di sua madre Rachel, attraverso lo Spirito Santo, il santificatore delle anime."

"Diffondi questo mio messaggio alla Chiesa e al mondo, sii un figlio giusto, casto, prudente, forte, obbediente, fedele e paziente, pieno d'amore che accoglie le grazie di Dio come ha fatto il mio amato padre Giuseppe per tutta la sua vita. Imita le sue virtù, le virtù del mio virginale padre Giuseppe, e tu e tutti coloro che ascoltano e vivono questo messaggio crescerete in grazia e santità. Vi benedico e l'intera Chiesa: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

Con questo messaggio Gesù vuole mostrarci tre cose, con le parole aggiunte nella preghiera Ave Joseph:

Il termine "figlio di Davide", a cui Tribù d'Israele appartiene San Giuseppe e della quale Egli regna come Patriarca, oltre alla discendenza davidica che deve essere data a Gesù;

"virginale", mostrando alla Chiesa e al mondo la verginità di San Giuseppe. Da ciò comprendiamo che se San Giuseppe ha un Cuore casto allora è puro e virginale in tutto il suo essere: di mente, corpo, cuore e anima.

Come ci dice Gesù nelle Beatitudini, "Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio" (Mt 5:8), San Giuseppe non solo vide, ma toccò, abbracciò e baciò Colui che cielo e terra non possono contenere, coprendolo con il suo mantello protettivo e difendendolo da ogni male e pericolo.

"Protettore della Santa Chiesa", San Giuseppe fu dichiarato da Papa Pio IX, l'8 dicembre 1870, come Patrono e Protettore Universale della Chiesa Cattolica. Gesù ricordò questo evento nello stesso messaggio del 7 gennaio 2008:

Gesù: "La Chiesa lo ha dichiarato Patrono e Protettore ed è mia volontà che sia così e che tutti gli uomini abbiano ricorso a questo figlio di Davide e uomo giusto che è il mio virginale padre."

"SAN GIUSEPPE... OTTIENICI DA DIO LA DIVINA SAPIENZA..."

Noi parleremo ora del dono della conoscenza, che secondo San Gregorio distrugge il digiuno dell'ignoranza. Lo Spirito Santo trae tre cose dal dono della conoscenza: difende la fede, viene in aiuto alla pietà e preserva una ragione sana ed eretta nel mezzo di tante ragioni perdute e perverse. Questi tre atti hanno origine nel giudizio che forma la scienza. Il dono della conoscenza si manifesta nell'intelligenza, ma proviene dalla carità che esiste nella volontà e ci fa giudicare correttamente le realtà poste tra noi e Dio. Questa eccellenza del giudizio ci permette di vedere gli errori dei filosofi e ci fornisce i mezzi per combatterli. In questo modo aiutiamo gli uomini pii e sosteniamo quelli che non lo sono. "Questi atti provengono dalla scienza come da una nobile causa, il cui effetto principale è il giudizio" (Isolanis).

Ci viene in mente di ricordare ciò che San Agostino dice della scienza, che è la Sacra Dottrina: "Attraverso la scienza si produce, nutre, fortifica e difende la sana fede, quella che conduce alle beatitudini." E inoltre: "L'oggetto della scienza è la difesa della fede contro i malvagi, per sostenere le anime fedeli. La scienza, che è un dono dello Spirito Santo, e la Sacra Dottrina, avendo lo stesso fine, giudicano lo stesso oggetto, ma una lo fa per ispirazione e l'altra per conoscenza conquistata." (La Città di Dio, 14).

Con queste osservazioni vediamo che San Giuseppe aveva il dono della conoscenza in grado eminente, inferiore solo a quello della Beata Vergine. In effetti, non solo difese la fede, ma anche l'Autore della fede, che nutrì e fu il precursore del mondo. Giuseppe protette la Regina del cielo e della terra da innumerevoli pericoli, la sostenne e la nutrì con i frutti del suo lavoro. Per vivere in modo conforme alla pietà di Cristo e Sua Madre, visse una fede sana, nel mezzo di un popolo corrotto.

Certamente Giuseppe era un uomo di profondo spirito e vasta intelligenza, illuminato dalla luce divina. Aveva nozioni più elevate riguardo alle cose sensibili, la natura dell'anima, i costumi e gli angeli, rispetto a quelle che i maggiori teologi e i filosofi più saggi non possedettero mai. Vide gli Angeli che apparvero nei suoi sogni. Così conobbe contemporaneamente le cause ed effetti della conoscenza che raggiunse la sua anima insieme alle grazie trasmessegli attraverso Cristo.

Non abbiamo dubbio che dopo la conversazione pubblica tra Gesù e i dottori del Tempio, anche Giuseppe conservò nel suo cuore, come Maria, le domande riguardanti le cose divine, e che ricevette insegnamenti ineffabili. Il suo spirito si elevava alla più alta contemplazione e il suo cuore era interamente dedicato allo studio della sapienza. La sua anima sembrava irrigata da questa fonte, questo pozzo di acqua viva che scorre abbondantemente dal Libano. In essa si formò una sorgente di acqua viva cristallina per la vita eterna. Sarebbe miope dubitare che san Giuseppe non fosse un uomo di alto spirito: egli stesso visse per molti anni con la sapienza in persona e ricevette da Gesù una conoscenza molto profonda.

"LE ANIME DEVOTE DEL MIO VIRGINEO PADRE GIUSEPPE GODRANNO LA VISIONE BEATIFICA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ E AVRANNO UNA PROFONDA CONOSCENZA DI DIO UNO E TRIUNO"

(Gesù il 10 marzo 1998)

La Giovinezza della Paternità

In una certa mitologia cristiana a noi familiare, il Padre è rappresentato come un vecchio collerico. Sarebbe un Dio geloso dell'Antico Testamento che "punisce la colpa dei padri nei figli e nei nipoti fino alla terza e quarta generazione" (Es 34:7). Somiglia più al dio pagano Giove piuttosto che a Dio Creatore, "lento all'ira, ricco di bontà e fedeltà" (Es 34:6; cf. Sal 103:8). Questa iconografia ci fa contemplare un vecchio adirato, frustrato del nostro amore. Ma quanti anni ha Giuseppe? Potremmo rispondere che è eternamente giovane o senza età. Ma se facciamo riferimento alla paternità umana, dovremmo notare che era un padre molto giovane, tra i venticinque e i trent'anni.

Come possiamo immaginare il matrimonio tra la Vergine, che all'epoca avrebbe avuto sedici anni, e un vecchio già oltre i cinquanta? Secondo la Legge Ebraica è una vergogna per un ragazzo di diciannove anni non essere ancora sposato. Il Talmud (letteratura rabbinica che relaziona la Legge orale e commenta la Legge scritta ebraica), inoltre, afferma che un uomo senza sposa non è più della metà di un uomo. Nelle apparizioni avvenute a Manaus e Itapiranga ad Edson e Maria do Carmo, lo Sposo della Vergine Maria appare loro con un volto molto giovane. Mai prima nella storia della Chiesa si era verificato un fatto così singolare: l'occorrenza di tali lunghe apparizioni di san Giuseppe dove Egli ancora si presenta in aspetto giovanile e bello, come se volesse mostrarci e darci risposte a tante domande sorte nel corso degli anni riguardo alla sua persona o al suo rapporto con la Vergine Maria o con Gesù.

Edson ha avuto molte rivelazioni sui momenti di intimità familiare che San Giuseppe aveva con Gesù o con la Madonna. Queste visioni venivano spesso rappresentate nei disegni che faceva, dove ci mostra lo Sposo della Vergine come un giovane padre e sposo, all'incirca tra i 25 e i 28 anni, prendendosi cura santa dei suoi doveri di padre e sposo nella Sacra Famiglia di Nazareth. Possiamo vedere quindi che San Giuseppe, quando sposò la Vergine Immacolata, non era di età avanzata come si potrebbe credere, ma un giovane uomo nel vigore delle sue attitudini fisiche e naturali che seppe vivere un matrimonio santo e casto al fianco della Pura Vergine e di Gesù, Purezza Incarnata; per insegnare a tutti gli uomini e le donne, giovani o bambini, che è possibile nei nostri tempi presenti, circondati da idee mondane, impurità e la sfrenata ricerca del piacere, vivere un matrimonio santo e puro uniti soprattutto all'infinito amore di Dio, consacrandosi e santificandosi in Gesù, somma Purezza. Non è forse questa una preziosa risposta per il nostro difficile tempo che tante famiglie e coppie stanno attraversando, che tanti cardinali, vescovi e sacerdoti e molti fedeli aspettavano di sentire, e che fu risposto e mostrato nelle apparizioni avvenute a Itapiranga, nell'Amazzonia?

La resurrezione di San Giuseppe e la sua assunzione sono un'esagerazione pia, una visione mistica ricca di insegnamenti per la vita spirituale, o piuttosto il futuro di una teologia riguardante San Giuseppe, dove la Chiesa potrà riconoscere la rivelazione di un'antica intuizione di un tipo di assunzione del santo? Possiamo ritenere che quest'ultima ipotesi non sia senza futuro, partendo dall'esegesi di San Tommaso d'Aquino sul Vangelo di Matteo per giungere a un'opinione illuminata, piena dello spirito coraggioso della Santa Spirito, di vescovo San Francesco di Sales.

Cosa ci insegna il capitolo 27 del Vangelo di Matteo? Cerchiamo di soffermarci il più possibile sul testo parola per parola: "Allora il velo del santuario si squarciò in due, dall'alto in basso; la terra tremò e le rocce si spaccarono. I sepolcri si aprirono e molti corpi dei santi defunti risuscitarono. E uscendo dai sepolcri dopo la resurrezione di Gesù, entrarono nella Città Santa e apparvero a molti." Matteo è l'unico a narrare questo strano episodio, che non aggiunge nulla di nuovo alla testimonianza di coloro che avevano visto il Cristo risorto, testimoni uniti a quella dello Spirito Santo, che è la base della nostra fede cristiana. Qui l'Evangelista attesta una realtà di un altro ordine.

Alcuni degli amici del Signore, "molti", dice il verso 52, possono essere associati alla Sua resurrezione prima della seconda venuta in gloria. "In un attimo, nel batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba, la tromba risuonerà e i morti risorgeranno incorruttibili, e noi saremo trasformati." L'apostolo, nell'entusiasmo escatologico che regnava ai tempi del Secondo Tempio e della Chiesa primitiva, si aspetta che questo evento sia quasi un'eco, vicino nel tempo, alla resurrezione avvenuta il terzo giorno.

Già nell'episodio della Trasfigurazione, che annuncia la passione, vediamo apparire Elia e Mosè: il primo fu portato via da un carro di fuoco, il secondo spirò nel bacio di Dio sul monte Nebo. Proprio come Enoch, essi annunciano la vittoria definitiva di Dio sulla morte, perché Dio non vuole che i Suoi amici conoscano la corruzione. San Francesco di Sales dice: "Che altro dovremmo aggiungere se non che dobbiamo assolutamente non dubitare del fatto che questo glorioso santo ha avuto molto credito in cielo con Colui che lo ha scelto tanto da elevarlo anima e corpo; dobbiamo tener conto molto del fatto che sulla terra non abbiamo nessuna reliquia di San Giuseppe e che nessuno può mettere in dubbio questa verità; infatti, come potrebbe essere negata a San Giuseppe questa grazia da Colui che gli è stato così obbediente nel corso della Sua vita terrena?"

Del resto, nelle vite dei santi non si parla mai di una visione, ma di un'apparizione, come quella di Cotignac, un'apparizione che la Chiesa ha riconosciuto tale. L'apparizione presuppone una realtà corporea, come indica il Dizionario di Teologia Cattolica: "L'apparizione è di genere diverso dalla visione, che non implica necessariamente l'esistenza reale dell'oggetto percepito, mentre l'apparizione lo presuppone." Questo quindi si differenzia dalle pure visioni spirituali, come la visione intuitiva di Dio da parte dei beati, e dalle mere visioni immaginarie che possono verificarsi nei sogni o nelle condizioni di estasi o rapimento. Questa è una visione manifestata ai sensi esterni. Si chiama apparizione in relazione all'oggetto che appare ai sensi, e visione, in relazione a coloro che percepiscono l'oggetto che appare. Gli angeli possono apparire fisicamente, mangiando o bevendo, perché questi rappresentano Dio stesso, il Padre o la Trinità, che non potrebbe essere percepito dai sensi. L'angelo che ha combattuto fisicamente con Giacobbe era nessuno altro che Cristo stesso, e Giacobbe, diventato Israele, afferma di aver visto il volto di Dio. Queste manifestazioni angeliche sono quasi collegate all'Antica Alleanza e annunciano l'Incarnazione di Dio.

La morte di San Giuseppe fu una morte privilegiata; come quella della Beata Vergine: fu, come ci dice San Francesco di Sales, una morte d'amore (Trattato sull'Amore di Dio, I.VII, cap.XIII). Egli sostiene che le risurrezioni dopo la resurrezione del Signore furono definitive e che Giuseppe entrò in cielo corpo e anima. L'assunzione di San Giuseppe non è ancora un dogma di fede, ma possiamo tenere conto di tutti questi indizi che ci aiutano a comprendere meglio questa realtà sempre più accettabile. Sant'Alberico da Siena ci disse: "Fratelli miei, vi assicuro che San Giuseppe è in cielo corpo e anima, splendente di gloria".

Non sarebbe forse una delle ragioni della devozione al suo Cuore Castissimo? Per aiutarci a comprendere questo fatto della sua ascesa in cielo corpo e anima? Quando avvennero le apparizioni della Madonna a Fatima, la Chiesa non aveva ancora dichiarato al mondo il dogma dell'Assunzione, che fu pronunciato solo pochi anni dopo l'1 novembre 1950 da Papa Pio XII. A Fatima, la Madonna mostrò alla Chiesa e al mondo il suo Cuore Immacolato. Ora, se la Madre di Dio che era in cielo aveva un cuore, allora possiamo concludere che avesse anche un corpo glorioso. Possiamo quindi, basandoci su questa ipotesi, affermare che San Giuseppe, che mostrò il suo Cuore Castissimo a Edson, è anch'egli in cielo corpo e anima, come confermato più volte da Gesù e Maria durante le apparizioni avvenute a Manaus e Itapiranga.

Gesù rivelò a lui che un giorno la Chiesa riconoscerà questa grande gloria che il suo padre verginale Giuseppe ricevette dalla Santa Trinità, con la sua Assunzione, e che questa verità sarà proclamata e celebrata in tutto il mondo, magnificando il nome di San Giuseppe. Molte volte durante le apparizioni, Edson può toccare San Giuseppe e sentirlo come una persona viva che ha un corpo. Questo è successo più volte ed continua ad accadere oggi. Possiamo considerare ciò che Isidoro Isolani, un domenicano all'inizio del 16° secolo, proprio nel momento in cui nacque Santa Teresa d'Avila, annunciò una vera profezia sul mistero e la gloria di San Giuseppe:

Gesù: "Il Signore, per onorare il Suo nome, desidera porre San Giuseppe a capo e patrono della Chiesa Militante. Prima del giorno del futuro giudizio, tutti i popoli conosceranno, venereranno e adoreranno il nome del Signore per i magnifici doni che Egli ha voluto fare in San Giuseppe, doni che erano stati nascosti per molto tempo. Allora il nome di San Giuseppe abbonderà sopra ogni bene della terra. Saranno costruite chiese in suo onore. I popoli della terra celebreranno le sue feste e faranno voti a Lui, perché il Signore aprirà gli orecchi delle loro menti e grandi uomini riconosceranno i doni interiori che Dio ha nascosto in San Giuseppe e troveranno un tesoro prezioso che non si poteva trovare in alcun patriarca dell'Antico Testamento. Tutto questo avverrà soprattutto grazie ai suggerimenti che daranno gli angeli santi. San Giuseppe dal cielo concederà molte grazie al popolo che lo invoca, e Lui stesso, circondato continuamente dalla maestà della Sua gloria, non chiederà nulla in cambio per alcun mortale. Il nome di San Giuseppe sarà posto con grande onore nel calendario dei santi e non sarà più l'ultimo ma il primo, perché dovrebbe essere istituita una festa importante e venerata per lui. Il Vicario di Gesù sulla terra, seguendo l'ispirazione dello Spirito Santo, ordinerà che la festa del padre adottivo di Gesù Cristo, della sposa della Regina del mondo, di un uomo così santo, sia celebrata in tutta la Chiesa Militante. E così Colui che è sempre stato esaltato nei cieli non sarà mai diminuito sulla terra." (Summa de donis sancti Joseph, 1522) e l'autore aggiunge che tutte queste scoperte saranno fonti di grande gioia per la Chiesa.

La Madonna: "San Giuseppe è uno dei grandi santi davanti a Dio. Molti ancora non sanno come rendergli la venerazione che merita, non capiscono che era un strumento molto importante nell'opera salvifica del Mio Figlio Gesù." (La Madonna il 25 dicembre 1996).

Giuseppe, il Giusto del Signore

Il Vangelo, in Mt 1:19, ci dice, "Gioseph suo sposo era giusto." Così ci viene presentato San Giuseppe dall'evangelista Matteo. Il termine ebraico per "il giusto" è sadiq, una parola chiave nell'etica ebraica che designa sia la giustizia che la carità (sedaqà) e che richiama la verità, inseparabili l'una dall'altra. Il termine sadiq nella Bibbia indica l'uomo giusto e devoto attaccato ai comandamenti di Dio (Cf. Salmo 92:13).

Di conseguenza, questa denominazione viene utilizzata per designare i grandi leader spirituali e i fondatori delle varie comunità degli Hassidim - ferventi Ebrei - come Baal Shem Tov o Rabbi Nahman di Braslav nel XVIII secolo. Guardando alla tradizione d'Israele ci si può chiedere: quale tipo di giusto, di sadiq era San Giuseppe. Il Talmud ci dice: Cinque cose sono una sessantesima parte di qualcosa: sono fuoco, miele, Shabbat, sonno e sogno. Il fuoco è una sessantesima parte dell'inferno; il miele, una sessantesima parte della manna; lo Shabbat, una sessantesima parte del mondo a venire; il sonno, una sessantesima parte della morte; il sogno, una sessantesima parte della profezia, e il sadiq, il giusto, è una sessantesima parte del messia!

Il giusto partecipa alla redenzione del mondo. Ciò che lo caratterizza è la sua personale performance, la sua responsabilità di fronte al mondo. Nella mentalità ebraica, l'uomo giusto, il sadiq, è colui che riconosce il fondamento assoluto della Legge e il suo valore morale. L'uomo religioso che è personalmente in continuo contatto con l'assoluto divino attraverso l'amore viene chiamato hassid, fervente, fedele per generosità; ma quando quest'uomo insegna, eleva le persone attraverso la irradiazione della sua presenza e attraverso l'integrità del suo cammino, diventa un sadiq (uomo giusto), un fedele nel quale la generosità, grazie all'efficacia del suo lavoro, illumina il popolo nell'ortodossia della sua fedeltà e del suo amore.

San Giuseppe è senza dubbio l'uomo di shalom (dalla radice shin-lamed-mem), della giusta pace, cioè shalem, dell'interezza, della felicità di un'anima unita in Dio, che porta in sé il perfetto compimento. Giuseppe viene chiamato giusto perché con tutto il suo cuore rivolto a Dio, con tutta la sua anima orientata da Lui e con tutte le sue forze ha abbracciato l'integrità, scelto una fedeltà autentica. Il solo fatto che San Giuseppe fosse chiamato giusto implica che esercitasse un importante ruolo pubblico e sociale. Questo termine ebraico ci permette di supporre che egli esercitasse una considerevole influenza spirituale sulla comunità ebraica di Nazareth e, essendo un sadiq, il suo insegnamento era cercato dalle persone che lo consideravano un modello di adesione a Dio da cui potevano consultarsi ed esempio della loro integrità nella Torah e nel servizio a Dio.

San Giuseppe, il sadiq, il giusto, figlio di Giacobbe, della Tribù di Giuda, non era certo quell'uomo anziano che le pie immagini dei primi secoli volevano presentarci: quel muto e riservato Giuseppe, vestito da proletario candido e bello, che è solo una ingenua caricatura. Yoseph, Giuseppe, il sadiq, il giusto, è invece un praticante ebreo. La spiritualità e la fedeltà che ha ereditato dal padre Giacobbe, e che trasmetterà a sua volta al bambino Gesù affidatogli, è una spiritualità precisamente farisaica, fondata sull'amore per Dio e per il prossimo attraverso l'amoroso osservanza della Torah e dei Comandamenti.

Dal padre Giacobbe, otto giorni dopo la Sua nascita, al momento della circoncisione che Lo fece entrare nell'alleanza di Abramo, riceve il nome Yoseph, che in ebraico significa "colui che raccoglie, che aggiunge, che cresce". In tenera età è educato prima dalla madre, che Gli trasmette il suono delle parole, le melodie delle preghiere e i principi dell'alfabeto della Sua lingua, e poi, all'età di cinque anni, dal padre, che Lo introduce allo studio della Torah. Come dice il Talmud: "All'età di cinque si è pronti per le Scritture; a dieci per la Mishna; a tredici per i Comandamenti; a quindici per il Talmud; a diciotto per il baldacchino nuziale" (Avot, 5,2).

L'insegnamento religioso si praticava in due modi: nella famiglia, che viene chiamata piccolo santuario, e nella scuola, una stanza annessa alla Sinagoga che più tardi, nell'Europa centrale, aveva ricevuto il nome di Heder e designa la scuola elementare religiosa dove ogni bambino ebreo doveva frequentare prima di poter entrare nella scuola talmudica. Nella tradizione ebraica, ogni padre aveva la responsabilità, attraverso l'iniziazione dei propri figli alla conoscenza della Torah, di farne anelli solidi in quella catena ininterrotta che avrebbe trasmesso intatto il patrimonio religioso da generazione a generazione.

Il Comandamento: "Queste parole che oggi ti comando siano nel tuo cuore! Le inculcherai ai tuoi figli e ne parlerai quando sarai seduto in casa tua o mentre cammini per la strada, quando ti coricherai e quando ti alzerai" (Deut. 6:6-7), veniva preso molto sul serio ed era parte della preghiera Shêmá Israel recitata al mattino e alla sera. All'età di 13 anni, Giuseppe aveva raggiunto il suo apice religioso e doveva essere pronto a compiere tutti gli impegni religiosi degli adulti, ai quali era sottomesso; per poter assumere su di sé il giudizio della Torah e i suoi 613 mitsvot (comandamenti) e diventare un membro efficace della comunità d'Israele, responsabile delle sue azioni davanti a Dio. Questa cerimonia si chiama Bar Mistsva, o seha "figlio del mitsva" o "figlio del precetto", cioè "legato all'osservanza dei Comandamenti". (Frére EPHRAIM, Jésus juif pratiquant, cit., p. 205/Ibid., p. 45).

L'Unione dei Cuori di Gesù, Maria e Giuseppe

Come è evidente dai testi del Vangelo, il matrimonio di Maria costituisce la base legale della paternità di Giuseppe. Fu per garantire a Gesù una protezione paterna che Dio scelse Giuseppe come sposo di Maria. Pertanto, la paternità di Giuseppe - un rapporto che lo pone più vicino possibile a Cristo, termine di ogni elezione e predestinazione (Cf. Rm 8:28-29) - passa attraverso il matrimonio con Maria, cioè attraverso la famiglia. Gli Evangelisti, pur dichiarando chiaramente che Gesù fu concepito per opera dello Spirito Santo e che in quel matrimonio si preservò la verginità, chiamano Giuseppe lo sposo di Maria e Maria la sposa di Giuseppe. Il figlio di Maria è anche il figlio di Giuseppe, in virtù del vincolo matrimoniale che li unisce:

Per ragione di quel fedele matrimonio, entrambi meritavano di essere chiamati i genitori di Cristo, non solo la Madre, ma anche colui che era suo padre, nello stesso modo in cui Lui era lo sposo della Madre, l'uno e l'altra attraverso il pensiero e non la carne. Nell'analizzare la natura del matrimonio, sia sant'Agostino che san Tommaso d'Aquino situano costantemente quest'ultimo nell'indivisibile unione delle menti, nella unione dei cuori e nel consenso; elementi che in quel matrimonio si verificarono in modo esemplare. Il Salvatore iniziò l'opera della salvezza con questa virginale e santa unione, nella quale la sua onnipotente volontà di purificare e santificare la famiglia, santuario dell'amore umano e culla della vita, è manifestata.

A Itapiranga, Gesù, Maria e Giuseppe parlarono molte volte con Edson riguardo alla devozione dei loro tre Cuori uniti nell'amore. Questa unione dei loro Santissimi Cuori può essere compresa nella conclusione formulata da San Giovanni Eudes nel 17° secolo: "Maria e Gesù formano un solo cuore, una verità valida dal fatto che l'intero essere fisico di Gesù fu formato in Maria e, d'altra parte, la purezza del loro amore è senza pari. Ma Maria e Giuseppe formano in sé un solo cuore, perché così due esseri di eccezionale purezza, coraggio, profondità sono uniti dal vincolo coniugale del matrimonio, nel quale profondo senso all'inizio c'è l'unità di una comunione. Così si verifica il doppio capolavoro dello Spirito Santo, in effetti perfettamente semplice, armonioso e unificato: Dio parlò una volta e due volte ho udito (Salmo 62:12): percepiamo due opere dove ce n'è solo una." La conseguenza principale, al cuore di questo episodio nel Tempio, è nel Cuore della Vergine, l'unione perfetta dei Cuori di Gesù e Giuseppe.

Ecco i messaggi:

Il 20 novembre 1995 la Beata Vergine disse:

Madonna: "Pregate sempre a San Giuseppe. Lui vi difende e protegge sempre dagli attacchi di Satana. San Giuseppe è un grande santo davanti a Dio, perché ottiene tutto attraverso la sua intercessione dinanzi alla Santa Trinità. La Santa Trinità lo colmò di numerose grazie affinché potesse compiere il compito di essere il protettore del Bambino Dio in questo mondo. E oggi San Giuseppe è nella gloria del cielo con la Santa Trinità pregando per voi, per la salvezza eterna di ciascuno di voi e perché possiate comprendere bene gli appelli della vostra Madre Celeste."

Il 25 dicembre 1996 ancora una volta la Vergine parlò con Edson riguardo a San Giuseppe:

Madonna: "Amati figli, nelle vostre vite e nelle vostre famiglie chiedete sempre la protezione del mio amato e castissimo sposo Giuseppe. San Giuseppe è uno dei grandi santi davanti a Dio. Molti ancora non sanno come rendergli l'adorazione che merita. Non comprendono che fu un strumento molto importante nell'opera salvifica di Mio Figlio Gesù. Se non fosse stato per San Giuseppe, cosa sarebbe accaduto a Me e al Mio Figlio Gesù nelle persecuzioni subite da Erode? Pensate, figli, quanto il mio castissimo sposo dovette soffrire per poter sostenere il Salvatore del mondo e dargli almeno una vita dignitosa accanto alla Sua Madre Celeste. Che tutti i padri e le madri affidino tutti i loro figli e le loro famiglie alla protezione di San Giuseppe."

Il 25 dicembre 1996, Edson ebbe la prima apparizione del Cuore Castissimo di San Giuseppe. Questo avvenne nella sua casa, a Manaus. Era alle ore 21:00, un mercoledì. "Stavo pregando il rosario e quando terminai, fui sorpreso da una grande luce che illuminò la sala della mia casa. Ebbi una visione molto bella di Nostra Signora e San Giuseppe, che tenevano in braccio il Bambino Gesù. Tutti e tre apparvero vestiti con abiti del più puro oro, tendenti al colore chiaro, e mi mostrarono i loro cuori santissimi. Era la prima volta che vedevo il Cuore Castissimo di San Giuseppe."

"Il Bambino Gesù e Nostra Signora mi mostrarono i Loro Cuori Santissimi e indicando con entrambe le mani verso il cuore di San Giuseppe, che era circondato da 12 gigli bianchi, vidi che la croce di Cristo e l' 'M' di Maria erano impresse su di essi sotto forma di ferite. Compresi per una luce interiore che i 12 gigli rappresentano la purezza e santità di San Giuseppe, il quale fu sempre puro, casto e visse la santità nel più alto grado con il suo cuore, corpo, mente; insomma, in tutto il suo essere. I 12 gigli rappresentano anche le 12 Tribù d'Israele, delle quali San Giuseppe regna come patriarca. La Croce e l' 'M' di Maria incise sul cuore di San Giuseppe significano che Egli amò ed imitò Gesù e Maria con tutto il suo cuore e profondamente. Sono in forma di ferite perché San Giuseppe condivise le sofferenze di Gesù e Maria, partecipando ai loro dolori sofferti nel cuore e nell'anima, prendendo parte anche al mistero della redenzione."

"Durante l'apparizione vidi raggi di luce uscire dai Cuori del Bambino Gesù e di Nostra Signora dirigendosi verso il cuore di San Giuseppe, da dove questi raggi venivano indirizzati al mondo. Questi raggi rappresentano l'amore uno e trino dei Sacri Cuori di Gesù, Maria e Giuseppe, così come la Santa Trinità è una e trina nell'amore. I raggi che provengono dai cuori di Gesù e Nostra Signora riflettendosi nel cuore di San Giuseppe significano anche che questo Cuore Castissimo imitò Gesù e Maria in tutto e ricevette tutte le grazie e virtù da entrambi. Infatti, Gesù e Maria condivisero ogni cosa con San Giuseppe e non gli negarono nulla in gratitudine per i favori e servizi tributati a loro due."

"E ora, in modo straordinario e come divina retribuzione per tanto aiuto, Gesù e Maria chiedono che accanto alla devozione dei loro due cuori santissimi sia glorificata e aggiunta la devozione al Cuore di colui che amarono così tanto sulla terra e che ora amano eternamente in cielo: San Giuseppe. I raggi che provengono dal Cuore di San Giuseppe e sono diretti al mondo sono tutte le grazie, benedizioni e virtù, nonché tutto l'amore puro e santo che ha ricevuto dai cuori di Gesù e Maria e che San Giuseppe versa ora su tutti coloro che invocano il suo aiuto e onorano il Suo Cuore Castissimo."

"Questa devozione unica e trina dei Sacri Cuori di Gesù, Maria e Giuseppe, uniti in un solo amore, glorifica la Santa Trinità, una e trina, che ha riversato le sue grazie e benedizioni profondamente sulla Sacra Famiglia di Nazareth. Sono Gesù e la Beata Vergine a chiedere che questa devozione sia messa in pratica, affinché lo Spirito Santo possa compiere al più presto il secondo Pentecoste, diffondendo nel mondo le Sue grazie, la Sua luce purissima e il Suo fuoco d'amore, donandole nuova vita, santificando le famiglie e rendendole simili alla Sacra Famiglia di Nazareth. Il Cuore Castissimo di San Giuseppe, in questi ultimi tempi, viene a difendere la Chiesa e le famiglie da ogni male e pericolo. E anche per far sì che la devozione ai cuori di Gesù e Maria si diffonda sempre più e sia radicata nei cuori degli uomini."

"Così come difese Gesù e Maria dalle persecuzioni subite dai loro nemici mentre erano ancora in vita sulla terra, San Giuseppe difenderà la devozione ai loro Cuori Santissimi e aiuterà la Chiesa e le famiglie nei loro bisogni più urgenti e attuali. Con la devozione a questo cuore puro e castissimo, Dio nostro Signore chiede la cooperazione di San Giuseppe in questi ultimi tempi. Egli ora difenderà tutti coloro che si appellano al Suo Cuore Castissimo. Condurrà innumerevoli anime a Dio. Distruggerà con le grazie del suo Cuore tutto il male che si trova nei cuori degli uomini, e farà sì che quelli che invocano il suo santissimo nome e cuore raggiungano un alto grado di santità."

Il 6 giugno 1997, Gesù gli ha dato un messaggio da trasmettere al Papa e comunicare a tutta la Chiesa:

Gesù: "Desidero che il primo mercoledì dopo la festa del Mio Sacro Cuore e dell'Immacolato Cuore di Maria sia considerato la festa del Cuore Castissimo di San Giuseppe." Questa richiesta è stata ripetuta tre volte per significare che era il Suo ardente desiderio.

Il 23 novembre 1997 Edson ha avuto un'apparizione insolita a Itapiranga: Ha visto Gesù accompagnato dalla Madonna e da San Giuseppe. La Vergine era alla destra e San Giuseppe alla sinistra. Tutti e tre erano seduti su splendidi troni. Quello che lo colpì di più fu il fatto che i tre avessero in testa tre belle corone. Gesù allora gli disse:

Gesù: "Ama sempre la Mia Beata Madre, Regina del cielo e della terra, e il Mio virginale padre, San Giuseppe, che ho stabilito come padre e protettore del mondo e della Santa Chiesa."

Il 26 novembre 1997, la Madonna ha fatto questa dichiarazione:

Madonna: "Figlio mio, ti dico che nelle apparizioni a venire aspettati la visita del Mio castissimo sposo San Giuseppe, inviato dal Mio Figlio Gesù, che ti darà messaggi particolari e altri destinati al popolo. Gesù lo invia affinché tutti i Miei figli in tutto il mondo comprendano le grandi glorie e meraviglie che Dio compie nelle loro vite attraverso la Sua intercessione." In questo stesso giorno del mese di novembre, la Madonna mi ha manifestato il desiderio che io diventi un apostolo della devozione a San Giuseppe:

Madonna: "Dio vuole che San Giuseppe sia glorificato da tutti gli uomini in modo speciale, perché la Sua persona, in questi ultimi tempi, è importante per la salvezza della Santa Chiesa e di tutta l'umanità. Vi dico, figli miei: finalmente i Nostri Tre Cuori trionferanno!"

Il 27 novembre 1997, Gesù mi ha parlato del potere e della gloria del nome di San Giuseppe:

Gesù: "Voglio che ciascuno dei Miei figli in tutto il mondo abbia devozione al Cuore Castissimo del Mio virginale padre San Giuseppe. Questo Cuore Castissimo guiderà innumerevoli anime a Me. Che tutti sappiano che è sufficiente invocare l'olto nome del Mio virginale padre Giuseppe per far tremare tutto l'inferno e mettere in fuga tutti i demoni. In cielo, tutti i santi e tutti gli angeli lodano San Giuseppe, perché ho destinato a Lui grande potere e gloria."

Nei primi giorni di marzo dell'anno 1998, San Giuseppe mi è apparso alcune volte mentre ero malato di epatite. Poiché non potevo fare molti sforzi ho avuto le apparizioni nella stanza dove dormivo. Durante questi incontri con lo sposo della Beata Vergine ho ricevuto dieci messaggi. In questi messaggi sono state rivelate 10 promesse confortanti per i devoti del Purissimo Cuore di San Giuseppe. Otto di esse provengono da San Giuseppe, una dalla Madonna e una, l'ultima, da Gesù. È degno di nota che durante le apparizioni non ho scritto nulla: entravo in dialogo con San Giuseppe e solo dopo la fine dell'apparizione chiedevo a un'amica di scrivere ciò che mi era stato comunicato. Glielo dicevo parola per parola e lei lo scriveva. In questo modo i messaggi sono stati compilati e scritti. Nessuno può dire che questi messaggi potrebbero essere frutto della mia immaginazione o scritti in seguito, poiché erano comunicati in quel momento alla persona incaricata di scriverli, e mostrano un contenuto molto profondo riguardante la figura di San Giuseppe che va oltre le mie conoscenze.

Nella seconda metà dello stesso anno ho avuto altre apparizioni destinate alla Chiesa e particolarmente al Papa. "Negli ultimi tempi ho ricevuto da Gesù, nostro Signore, e dalla Vergine Maria, Sua Madre, alcune importanti rivelazioni su San Giuseppe. È la volontà e la richiesta di Gesù e della Vergine che l'intero mondo sia consacrato al Purissimo Cuore di San Giuseppe, affinché Egli possa riversare le Sue grazie e benedizioni a beneficio dell'intera Santa Chiesa e del mondo intero. Con questa consacrazione Dio nostro Signore vuole glorificare San Giuseppe, perché unito ai cuori di Gesù e Maria, sia il nostro intercessore e protettore nei tempi difficili per la Chiesa e il mondo, evitando così tanti mali che presto potrebbero affliggere il mondo."

Infine, il 27 novembre 1998 a Brescia, Italia, ho ricevuto il seguente messaggio:

Madonna: "Mio caro figlio, parla al Papa e alla Santa Chiesa di questo messaggio. Mio Figlio Gesù e io, Sua Madre, desideriamo che l'intero mondo sia consacrato al Purissimo Cuore di San Giuseppe. Possano ascoltare quest'appello! Con questa consacrazione si eviteranno tanti mali per la Chiesa. La Chiesa riconosca questa dignità che Dio concede al mio castissimo Sposo. Si realizzi questo desiderio il prima possibile. Gesù desidera trionfare insieme al mio Cuore Immacolato e con il Purissimo Cuore di San Giuseppe."

Quando l'autorità ecclesiastica accoglierà la richiesta del Signore e comincerà a promuovere la devozione per quel santo che Gesù e Maria hanno amato ed amano tanto? Leggendo i 10 messaggi di marzo 1998, rimaniamo colpiti dalle richieste di Gesù e della Madonna:

  • 10 promesse sono fatte per coloro che hanno devozione al Cuore Castissimo di San Giuseppe.
  • È il desiderio di Gesù e Maria che il mondo sia consacrato al Cuore Castissimo di San Giuseppe.
  • La devozione ai tre Cuori dovrebbe essere vista come una devozione unitaria.
  • Ogni primo mercoledì del mese, il Cuore Castissimo di San Giuseppe effonde innumerevoli grazie su coloro che ricorrono alla sua intercessione.
  • Il primo mercoledì dopo la festa del Sacro Cuore di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria sia riconosciuto come la festa del Cuore Castissimo di San Giuseppe.
  • San Giuseppe sia dichiarato il modello e protettore di tutte le famiglie.

La Chiesa riconoscerà queste due novità: la verginità di San Giuseppe e la devozione al suo Cuore Castissimo?

Le Promesse

All'interno dei messaggi sono, incastonati, alcuni gioielli che sono le 10 promesse. Il desiderio dei tre è che queste promesse siano diffuse a beneficio dell'intera Chiesa. Ecco le promesse riassunte:

1

San Giuseppe: "Prometto a tutti coloro che onorano questo Cuore Castissimo mio e compiono opere buone sulla terra in favore dei più bisognosi, specialmente i malati e morenti, per cui sono come consolazione e protettore, di ricevere al momento della loro morte la grazia di una buona fine."

2

San Giuseppe: "Prometto a tutti i fedeli che onoreranno questo Cuore Castissimo con fede e amore la grazia di vivere in santa purezza d'animo e di corpo, nonché la forza e i mezzi necessari per superare tutte le tentazioni e gli attacchi del demonio. Io stesso li proteggerò come una parte preziosa della Mia."

3

San Giuseppe: "Prometto di intercedere davanti a Dio per tutti coloro che avranno ricorso a Me onorando questo Cuore Mio, la grazia di poter risolvere i problemi più difficili e le necessità più urgenti che agli occhi degli uomini sembrano impossibili ma che, attraverso la Mia intercessione con Dio, diventeranno possibili."

4

San Giuseppe: "Prometto a tutti coloro che hanno fiducia in questo mio puro e casto Cuore, onorandolo devotamente, la grazia di essere consolati da Me nelle loro più grandi afflizioni dell'anima e nel pericolo della dannazione, quando, per sventura, perdono la divina grazia a causa dei loro peccati gravissimi. A questi peccatori che ricorrono a Me prometto le grazie del mio Cuore per uno scopo di emendamento, pentimento e sincero dolore dei propri peccati."

5

San Giuseppe: "A tutti coloro che onorano questo mio Cuore e hanno piena fiducia in Me e nella mia intercessione prometto che non saranno senza aiuto nelle difficoltà e prove della vita, perché chiederò al Signore di aiutarli con la sua divina provvidenza sia nei problemi materiali che spirituali."

6

San Giuseppe: "I padri e le madri che si consacrano al Mio Cuore, insieme alle loro famiglie, avranno il Mio aiuto sia nelle afflizioni e problemi che nell'educazione dei figli. Come ho cresciuto il Figlio dell'Altissimo secondo le Sue sante divine leggi, così aiuterò tutti i padri e madri che consacrano a Me i loro figli per educarli con amore secondo le sante leggi di Dio affinché trovino la via sicura alla salvezza."

7

San Giuseppe: "Dite a tutti coloro che onorano questo Cuore Mio purissimo che riceveranno la grazia della Mia protezione contro ogni male e pericolo. Quelli che si affidano a Me non saranno colpiti da sventure, guerre, carestie, pestilenze e altre calamità, ma avranno il Mio Cuore come rifugio sicuro di protezione. Qui, nel Mio Cuore, tutti saranno protetti contro la giustizia divina nei giorni a venire. Quelli che si consacrano al Mio Cuore onorandolo saranno visti dal Figlio Mio Gesù con occhi di misericordia, poiché Gesù verserà il Suo amore e condurrà alla gloria del Suo regno tutti coloro che Io pongo nel Mio Cuore."

8

San Giuseppe: "Tutti coloro che propagano la devozione al Mio Cuore e la praticano con amore e con il cuore siano certi di avere i loro nomi incisi su di esso, proprio come la croce del Figlio Mio Gesù e l' 'M' di Maria sono incise sotto forma di ferite. Questo vale anche per tutti i sacerdoti che amo con predilezione. I sacerdoti che hanno devozione al Mio Cuore e lo diffondono riceveranno la grazia concessa da Dio di toccare i cuori più induriti e convertire i peccatori più ostinati."

9

Madonna: "Il Padre Eterno, questa notte, mi permette di rivelare a voi la promessa del Mio Cuore Immacolato a tutti coloro che onoreranno con devozione e avranno amore per il cuore del Mio sposo Giuseppe. Dite a tutti loro, figlio mio, che onorano il Suo Castissimo Cuore che trarranno beneficio dalla Mia presenza materna nelle loro vite in modo speciale, poiché sarò accanto ad ogni figlio Mio e ad ogni figlia Mia aiutandoli e confortandoli con il Mio Cuore di Madre, come ho aiutato e confortato il Mio castissimo sposo Giuseppe in questo mondo. E qualunque cosa chiederanno con fiducia ai loro cuori, prometto di intercedere davanti al Padre Eterno, al Mio divino Figlio Gesù e allo Spirito Santo, ottenendo dal Signore la grazia per raggiungere una perfetta santità e imitare il Mio sposo Giuseppe nelle virtù così da giungere alla perfezione dell'amore come Lui ha vissuto."

10

Gesù Cristo: "Tutti coloro che onorano il Cuore Castissimo del mio virginale padre Giuseppe riceveranno la grazia di superare, nell'ultimo giorno delle loro vite, all'ora della morte, gli inganni del nemico della salvezza, ricevendo la vittoria e la ricompensa meritata nel regno del mio Padre Celeste. Coloro che onorano devotamente questo Cuore Castissimo in questo mondo siano certi di ricevere una grande gloria in cielo, una grazia che non sarà concessa a coloro che non lo onoreranno come chiedo io. Le anime devote al mio virginale padre Giuseppe beneficeranno della visione beatifica della Beata Trinità e avranno una profonda conoscenza del Dio uno e trino, il Santissimo Tre Volte Santo, godendo anche la presenza della mia celeste Madre e del mio virginale padre Giuseppe nel regno dei cieli, come delle mie meraviglie celesti riservate a tutti loro fin dall'eternità."

Altri Messaggi

Il 29 marzo 2002, Edson si trovava a Macéio-AL, nella casa dei suoi amici. Al mattino, mentre pregava San Giuseppe, questi gli apparve molto bello, mostrando il Suo Cuore Castissimo. Apparve proprio mentre Edson stava recitando la preghiera del Saluto a Giuseppe, che aveva iniziato a pregare in suo onore da qualche tempo. Guardando Edson con un bellissimo sorriso, San Giuseppe gli comunicò il seguente messaggio:

San Giuseppe: "Diffondi questa preghiera a tutte le persone. Attraverso questa preghiera il Signore desidera far conoscere e amare di più il mio nome, e vuole concedere, attraverso essa, molte grazie a tutti coloro che mi onorano recitandola. Coloro che diranno questa preghiera riceveranno molte grazie dal cielo. Attraverso di essa io sarò invocato sempre di più in tutto il mondo, e potrò, tramite il mio Cuore che sarà amato ed onorato, concedere molte grazie ai peccatori che hanno bisogno dell'aiuto divino. È importante che questa preghiera sia conosciuta da tutti. Che raggiunga ogni luogo, affinché tutti possano trarre beneficio da Dio attraverso di essa. Questo è il suo santissimo volere e io te lo rivelo in questo momento..."

Mentre San Giuseppe pronunciava queste parole, benedisse Edson che commenta:

"Egli fece sgorgare molti raggi di luce dorata dal Suo Cuore Castissimo, che andarono verso di me e invasero tutto il mio essere, lasciando una gioia e una pace indescrivibili nel profondo del mio animo. Mi sentii completamente immersa nella presenza di Dio e compresi molte cose che mi furono rivelate nel cuore riguardo a questa devozione e alla mia futura vita, alla mia missione. Non sono degna di tali grandi grazie e ringraziai profondamente Dio per avermi scelta affinché il Cuore Castissimo di San Giuseppe fosse conosciuto al mondo. Chi sono io per una tale missione? Nulla, ma voglio rimanere un nulla perché Dio possa fare tutto! Così compresi che ci sono sei modi per onorare il Cuore di San Giuseppe:

Primo

L'immagine del Suo Cuore Castissimo, richiesta nell'apparizione del 25 dicembre 1996, dove Gesù e la Madonna rivelarono al mondo il Cuore di San Giuseppe. La foto originale dei tre Cuori uniti si trova nella residenza delle Confidenti a Manaus, e molte copie di questa immagine vengono diffuse in numerosi luoghi dove la devozione al Cuore Castissimo di San Giuseppe cresce sempre più;

Immagine che rappresenta l'apparizione dei tre Sacri Cuori uniti di Gesù, Maria e Giuseppe, avvenuta a Manaus, nel quartiere Dom Pedro, il 25 dicembre 1996.

Secondo

Festa del Purissimo Cuore di San Giuseppe, richiesta fatta da Gesù il 6 giugno 1997, nella festa del Suo Sacro Cuore, secondo un messaggio trasmesso, dove Egli ci ha comunicato la Sua volontà: "Desidero che il primo mercoledì dopo la Festa del Mio Sacro Cuore e dell'Immacolato Cuore di Maria sia considerato la Festa del Purissimo Cuore di San Giuseppe."

Terzo

Coroncina dei sette dolori e gioie di San Giuseppe, che ora dovrebbe essere recitata con la preghiera che Gesù stesso e San Giuseppe ci hanno chiesto di recitare, affinché possiamo beneficiare della Sua intercessione, invocando il Suo santissimo e potentissimo nome, che fa tremare tutto l'inferno e mette in fuga tutti i demoni, come è stato rivelato da Gesù in un'apparizione.

Coroncina dei Sette Dolori e Gioie di San Giuseppe

Quarto

Il Sacro Scapolare di San Giuseppe è stato rivelato ad Edson durante due apparizioni: la prima il 14 luglio 2000, presso il Santuario della Madonna del Monte Carmelo a Aylesford (Inghilterra), lo stesso luogo dove la Beata Vergine apparve a San Simone Stock, rivelandogli lo Scapolare dell'Ordine del Monte Carmelo; la seconda a Sciacca (Italia) il 16 luglio 2001, festa della Madonna del Monte Carmelo, nello stesso anno in cui si celebrava il 750° anniversario della consegna dello Scapolare a San Simone da parte della Vergine Maria, secondo la tradizione. Rappresenta il segno di protezione e fedeltà al Cuore di San Giuseppe, che desidera guidarci verso Dio e alla santità, principalmente ricordandoci di imitare le Sue virtù e perfezioni riguardo purezza, obbedienza, silenzio e umiltà, rafforzando la nostra fede e l'amore per Gesù e la Santa Vergine. San Giuseppe difenderà coloro che indossano questo scapolare come sua proprietà e concederà innumerevoli grazie dal Suo Cuore Castissimo a quelli che sono tentati contro la purezza, proteggendoli dagli assalti del diavolo e da ogni male. È bene che i giovani lo portino, perché sono i più attaccati dal diavolo. I padri e le madri dovrebbero raccomandare ai loro figli di indossarlo, poiché San Giuseppe desidera aiutarli, concedendo il Suo aiuto e protezione, proprio come guidò e protesse Gesù in questo mondo.

Quinto

Diffondere la devozione al Cuore di San Giuseppe accompagnata da buone opere di carità e assistenza alle persone bisognose, in modo particolare ai malati e morenti, secondo le richieste di San Giuseppe nelle Sue promesse rivelate a marzo 1998.

Sesto

Il primo mercoledì del mese dovrebbe essere ricordato come giorno di speciale grazia, dove San Giuseppe versa torrenti di straordinarie grazie su tutti coloro che ricorrono alla Sua intercessione, onorando il Suo Cuore Castissimo. Gesù ha personalmente promesso che questi stessi devoti riceveranno grande gloria in Cielo, una grazia che non sarà concessa a quelli che non Lo onoreranno come Egli ha chiesto.

"Sia sempre glorificato, adorato e amato il Signore!"

Il 4 febbraio 2003 a Brescia

San Giuseppe: "Sia sempre glorificato il Santo Nome del Signore! Ho molte grazie da versare e concedere agli uomini. Il mondo ha grande bisogno della misericordia del Signore. Vengo dal cielo per aiutarli in tutto ciò che il Signore mi permette. Dio vuole che il mondo conosca i miei privilegi, virtù e grazie, come la grande dignità e gloria che Egli mi ha concesso. Sono favorevole e benevolo verso tutti coloro che invocano il mio santo nome e che ricorrono al Mio Cuore Castissimo. Come possono gli uomini rifiutare un tale grande aiuto? ..."

"No, non allontanatevi da Me, ma avvicinatevi, figli miei, perché il Signore favorisce con grazie e benedizioni colui che fa conoscere il Mio nome e imita le Mie sante virtù. La gente di Manaus è stata graziata con così tante grazie concessemi. Costantemente intercedo presso il Signore, chiedendo i Suoi favori per tutti voi. Abbiate fiducia. Dio non vi abbandona nei vostri momenti di prove e afflizioni. Più che mai Egli viene in aiuto dei Suoi figli nel bisogno. Come può Dio dimenticare i suoi figli più deboli e piccoli? Il Signore è benevolo e generoso verso tutti coloro che Lo cercano con semplicità, costanza e amore."

"Figlio mio, non dire mai: Non sono degno. So questo, che tu non sei degno delle grazie ricevute, perché è il Signore che dispone e dà tutto a te, ma voglio che tu dica sempre:"

Grazie Signore, perché nella mia piccolezza hai trovato il modo e i mezzi per compiere la Tua opera e la Tua volontà. E nella mia nullità la possibilità di fare tutto ciò che Tu desideri. Aiutami a essere fedele alla Tua grazia e dammi la Tua forza, affinché possa, senza mai guardarmi indietro, camminare con passi decisi sul sentiero della santità. Amen!

"Imita le Mie virtù, segui il cammino guidato dal Mio Cuore. Se solo sapessi e comprendessi quanto il Signore ti ama. La tua missione è grande. Non scoraggiarti. Il nemico cerca di distruggerti e allontanarti dalla via che il Signore ti indica, perché sa che se adempierai la volontà dell'Altissimo, il suo regno delle tenebre sarà rovinato e distrutto, poiché attraverso la glorificazione del Mio nome e del Mio Cuore molte anime saranno salvate e torneranno al Signore. Al momento giusto appariranno persone preparate e scelte da Me che ti aiuteranno a compiere l'opera del Signore. Aspettalo con fiducia!..."

"Vado avanti a te, preparando la via. Non preoccuparti. Come ti ho detto, voglio solo buona disponibilità, obbedienza e un costante amore per il Signore. Satana non potrà distruggere le apparizioni della Beata Vergine in Itapiranga né rovinare la sua opera nei cuori dei suoi figli, perché Io li difenderò e aiuterò tutti coloro che si affideranno alla Mia protezione. Itapiranga sarà come il Signore desidera. Non saranno gli uomini a impedire che l'opera del Signore si diffonda, poiché il Signore è l'Onnipotente, e davanti a Lui tutto cadrà in ginocchio."

"Prega per i sacerdoti. Continua sempre a pregare per i sacerdoti, perché saranno grandemente carichi da Dio. Quante infedeltà e peccati da parte dei sacerdoti! Quanti offese rivolte al Signore, a causa di sacerdoti infedeli alla loro vocazione, specialmente nella tua città. È molto importante pregare per la santificazione del clero, perché il Signore è molto addolorato con i Suoi ministri. E cosa si può dire delle congregazioni religiose? È un'epidemia di infinita infedeltà! ... Come hanno potuto cadere così in basso e giungere a uno stato tanto terribile! ... Prega per la luce e la grazia dello Spirito Santo per il clero e le congregazioni religiose, perché il diavolo sta facendo sempre più danno alle anime scelte dal Signore. Tu prega per loro, e Dio attraverso le tue preghiere li aiuterà a recuperare la grazia divina."

"Vi avvicinerete sempre di più agli emarginati e a coloro che hanno insegnamenti profondi, ma anche a questi il Signore Dio, attraverso voi, insegnerà e ricorderà la vera conoscenza e saggezza del cielo. Rimanete sempre semplici, umili e obbedienti in tutto, e Dio parlerà attraverso di voi ai sapienti e agli eruditi. Ricordate i vostri sogni: sono una visione del futuro tempo. Di ciò che accadrà un giorno e di quello che il Signore ha preparato per voi da compiere. Dio vi illuminerà e guiderà. Coraggio. Ora vi benedico: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

Il 13 agosto 2003 a Medjugorje

Edson era a Medjugorje con i suoi amici italiani, ospite della Casa di San Giuseppe. La Madonna è apparsa accompagnata da San Giuseppe, che teneva in braccio il Bambino Gesù. In quel giorno la Vergine gli ha dato il seguente messaggio:

Madonnina: "Pace a voi! Carissimi figli, oggi vengo di nuovo dal Cielo per benedirvi perché vi amo e desidero condurvi tutti al Mio Figlio Gesù. Vi invito alla conversione, alla preghiera e alla pace. Chiedete la misericordia di Dio sul mondo affinché la Sua benedizione scenda potentemente dal Cielo su tutte le famiglie. Gesù vuole che torniate da Lui. Sono qui per aiutarvi e assistervi in tutto. Pregatelo e riceverete grandi grazie dal Signore attraverso la Sua intercessione. San Giuseppe è un grande intercessore in Cielo ed ottiene ogni cosa davanti a Dio, perché il Signore lo ha designato sulla terra per una grande missione. Vi invito ancora tutti: aprite i vostri cuori a Dio e troverete pace. Vi benedico tutti: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

San Giuseppe guardandomi disse:

San Giuseppe: "Sono qui per concedervi molte grazie, perché questa è la volontà del Signore."

Il 14 ottobre 2003 a Brescia

In quel giorno, dopo la preghiera, si verificò l'apparizione di Gesù, della Vergine e di San Giuseppe. Per prima cosa vidi Gesù, tutto luminoso, che diffondeva raggi dal Suo Sacro Cuore. Era con le mani aperte come per benedirci. Gesù mi disse:

Gesù: "Salverò il mondo attraverso Mia Madre e San Giuseppe."

Poco dopo vidi un'altra scena: la Beata Vergine apparve tenendo tra le Sue mani una sfera che rappresentava il mondo. Dietro alla Vergine c'era una croce. Aveva anche nelle Sue mani il rosario che era sopra al mondo. Intorno alla Sua testa i dodici astri, segno della Sua regalità celeste e Signora del cielo e della terra. La Vergine mi guardava, ma come per dire un messaggio a tutta l'umanità disse:

Madonna: "Chiedo la misericordia di Dio per il mondo."

Dopo questa visione, ne ebbi un'altra: ora apparve San Giuseppe con il Suo Cuore Castissimo che irradiava raggi di luce sul mondo. San Giuseppe aveva le braccia aperte come se volesse dirci che dovremmo andare tutti da Lui per ricevere tutte le grazie necessarie da Dio, che ci accoglie e ci aiuterà a riceverle. Capii anche come se volesse abbracciare tutta l'umanità e benedirla sempre di più. I raggi usciti dal Suo Cuore illuminarono il mondo lasciandolo dorato. In ogni raggio uscito dal Suo Cuore capii che erano grandi grazie che Egli desidera concedere agli uomini che avranno ricorso alla Sua intercessione.

San Giuseppe disse:

San Giuseppe: "Aiuterò il mondo con le grazie del Mio Cuore."

Poi sentii molte voci, sapevo che erano gli angeli, i quali dissero:

Santi Angeli: "San Giuseppe, salva la Santa Chiesa e il mondo!"

Ripeterono questa supplica più volte. Poi vidi tutti e tre insieme: Gesù, la Vergine e San Giuseppe che ci benedicevano come fecero con tutto il mondo. Gesù mi disse alcune cose personali e poi salirono lentamente fino a scomparire.

Il 17 marzo 2004 a Brescia

Quella notte apparve San Giuseppe. Mi diede il seguente messaggio:

San Giuseppe: "La pace di Gesù sia con voi tutti! Oggi vi benedico e vi dico che l'Onnipotente vi guarda con amore e vi benedice arricchendovi della Sua grazia. Siate grati a Dio che vi ama con un amore eterno e grande senza fine né limite. Vi dico che il Signore della Pace vi concederà molte grazie nel Mio giorno di festa. Chiederò per ciascuno una speciale grazia. Vi benedico tutti: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

Il 15 dicembre 2004 a Mozzo

Gesù: "La mia pace sia con voi, insieme alla benedizione della Mia Beata Madre e del Mio Amato Padre Giuseppe! Oggi vi benedico e vi dico che sono qui con la Mia Madre e il Padre Giuseppe per darvi il Mio amore, la Mia pace e le Mie grazie. Colui che ascolta la Mia Madre percorre il cammino che conduce alla salvezza. Colui che invoca il Mio Padre Giuseppe ed onora il Suo Cuore Castissimo splenderà in Paradiso per tutta l'eternità e riceverà una grande ricompensa dalle Mie mani."

"Figlio mio, per comprendere il mistero dei Nostri Cuori Uniti Santissimi devi meditare ed entrare sempre più in profondità in questo amore nostro. È l'amore che ha Unito i nostri cuori in uno solo e solo attraverso l'amore i vostri cuori saranno uniti ai Nostri diventando una cosa sola con noi. Amore, amore, amore, così i raggi d'amore dai Nostri Cuori bruceranno ed illumineranno tutta la tua anima. Desidero che unità e amore siano vissuti profondamente in ogni famiglia. Le famiglie che si uniscono ai Nostri Cuori Uniti beneficeranno delle grazie e della protezione del cielo. Vi benedico tutti: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

Il 16 dicembre 2004 a Tavernola

San Giuseppe: "La pace di Gesù sia con voi! Sono il Giusto del Signore e colui che veglia su ciascuno di voi. Pregate affinché la luce di Dio vi illumini sempre. Pregate per avere la forza di sopportare con fede le prove della vita e superarle. Pregate perché la benedizione di Dio sia sempre con voi e le vostre famiglie. Oggi Dio mi manda nuovamente a benedirvi. Cercate di avvicinarvi al Cuore del Mio Divino Figlio ed Egli sarà generoso nel concedervi molte grazie. Figlio mio, diffondi sempre la devozione al Mio Cuore."

"Guardate il Mio Cuore: è in fiamme d'amore per la salvezza delle anime. Quante grazie Egli desidera concedere a tutti voi, grazie che il Mio Signore mi permette di dare a tutti coloro che abbracciano con fede e amore la devozione al Mio Cuore Castissimo. Parlate a tutti di questa devozione. Preparatevi degnamente per la nascita di Gesù. Nel giorno della nascita del Mio Amato Figlio, il Signore volle che il Mio Cuore fosse rivelato al mondo. A tutti coloro che chiedono la Mia intercessione concederò molte grazie e darò il Mio aiuto."

"Il Signore volle far conoscere e amare il Mio nome e il Mio Cuorissimo Casto nel giorno della Sua nascita, perché fu proprio in quel giorno che Lo contemplai per la prima volta e il Mio Cuore si rallegrò con grande gioia. In quell'istante il Mio Cuore fu inondato dalla grazia dell'Omnipotente che lo accese del Suo Divino Amore. Quanta gioia provai quando vidi il Mio Figlio Gesù, che l'Altissimo mi permise di essere Sua protettrice e difensora. Sia benedetto ora e per sempre nei secoli dei secoli tra tutti i popoli per la grande misericordia che ha verso i Suoi figli e figlie."

"Figlio, il Mio Cuore oggi versa molte benedizioni su tutti coloro che sono qui. Di' a tutti che li amo e che sono attento alla voce delle loro suppliche. Questa notte presento all'Omnipotente le richieste di ciascuno. Ti benedico, come benedico tutti quelli che Mi onorano e chiedono il Mio aiuto: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

Il 17 dicembre 2004

San Giuseppe: "Pace a voi tutti! Oggi vengo di nuovo dal cielo per benedirvi. Dio vuole che sappiate come vivere nell'amore e nella pace, e siate testimoni della Sua presenza ai vostri fratelli e sorelle. Chiedete il Mio aiuto in tutto, e verrò in vostro soccorso. Pregate, ringraziate il Signore per tutto ciò che vi concede, e saprete essere pazienti nelle prove della vita. Le prove che Dio permettevi di attraversare in questo mondo serviranno a purificarvi e santificarvi. Vi benedico uno ad uno come Dio mi permette. Vi benedico tutti: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

Il 18 dicembre 2004

San Giuseppe: "Pace a voi! Figlio, oggi vengo di nuovo dal cielo per concedervi le grazie del Signore. Di' a tutti che li amo e desidero proteggere le loro famiglie. Il Mio Signore mi permette di essere generoso e mi consente di intercedere davanti al Suo trono per tutti voi. Pregate, abbiate fede e le grazie del cielo saranno in abbondanza. Benedico questa casa e questa famiglia e dico che pregherò molto per voi a Gesù. Vi benedico e vi dico che siete sotto il Mio mantello protettivo. Vi benedico tutti: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

Il 19 dicembre 2004

San Giuseppe: "La pace di Gesù sia con voi tutti! Figlio mio, questa sera il Signore mi manda nuovamente dal cielo per benedirvi. Sono la Fedeltà del Signore, colui che intercede davanti al Signore per voi e le vostre famiglie. Dio desidera la santificazione delle famiglie, ma perché ciò accada devono vivere in unità, preghiera e conversione ogni giorno. Una persona non unita a Dio non può fare la volontà di Dio. Chiedete a Dio la grazia della fede e fedeltà. Molti oggi non credono e sono senza fede perché accecati dalle idee del mondo, diventando freddi verso Dio. Pregate e il Signore vi concederà la grazia della fede. Vi benedico: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

Il 21 dicembre 2004

San Giuseppe: "La pace di Gesù sia con voi! Figlio mio, oggi desidero nuovamente donare le grazie del Mio Cuore a tutte le famiglie affinché si convertano e vivano in pace. Dio vuole sempre aiutarvi nei vostri bisogni, ma dovete credere, aprire sempre i vostri cuori e vivere una vita di preghiera. Pregate, pregate, pregate, e aprite i vostri cuori al Signore. Oggi vi accoglio nel Mio Cuore e vi presento al Signore. Non temete nulla. Dio è l'Onnipotente e davanti a Lui tutto e tutti gli rendono gloria e devono sottomettersi alla Sua potenza. Non temete chi vuole farvi del male, il nemico della salvezza, ma mettetevi nelle mani di Dio ed Egli vi libererà da ogni male e vi guiderà sulla via della pace. Vi benedico: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

Il 22 dicembre 2004

San Giuseppe: "La pace di Gesù sia con voi e con tutti coloro che sono qui! Figlio mio, quanto bene desidero per gli uomini. Voglio aiutarli a vivere fedelmente i loro impegni cristiani e voglio dar loro la Mia benedizione. Dio mi manda dal cielo per essere il protettore della Chiesa e il protettore delle vostre famiglie. Voglio porle tutte sotto il Mio mantello protettivo. Gesù vuole farMi conoscere e amare di più nel mondo e vuole che tutti si avvicinino al Mio Cuore e Lo onorino. Chi chiede la Mia aiuto, prometto di intercedere davanti al Suo trono per i loro bisogni. Dio vi invita alla pace. Pregate per la pace e pregate molto per il Santo Padre. Preparatevi, preparatevi, preparatevi per il grande cambiamento che avverrà nel mondo. Pregate e abbiate fede. Vi benedico tutti: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

Il 23 dicembre 2004

San Giuseppe: "La pace di Gesù sia con tutti voi! Figlio mio, desidero ancora una volta benedirti e dirti che Dio vuole la tua felicità. Convertitevi e le vostre vite saranno colme di pace, amore e grazie dal cielo. Gesù è Colui che può darvi pace. Chiedetegliela. È Lui che vuole accendere i vostri cuori con il Suo divino amore in questo Natale. Oggi vi dico che anch'io voglio incendiarvi con i raggi che provengono dal Mio Cuore. Dio ha preparato il Mio Cuore a essere una nuova fonte di grazia per il mondo. Dio desidera la salvezza delle vostre famiglie. Pregate, pregate, pregate. Oggi intercedo ancora una volta per voi davanti a Lui. Vi amo e vi dico che sono sempre al vostro fianco e vi accompagno con le Mie preghiere. Vi benedico tutti: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

Il 24 dicembre 2004

San Giuseppe: "La pace del Signore sia con voi! Figlio mio, desidero ancora una volta donarvi la Mia benedizione e il Mio amore. Il Signore Dio Mi manda qui per dirvi che questo è il tempo della conversione, della preghiera e del vostro sincero ritorno a Lui. Gli uomini non hanno ancora trovato pace perché non hanno accolto il messaggio che Gesù ha portato al mondo. Vivono solo in guerre, violenza, perché hanno bandito Dio dalle loro vite. Tornate da Dio, accogliete le Sue divine parole, vivetele e la Sua luce brillerà su di voi e sulle vostre famiglie."

"Figlio mio, fin dalla mia infanzia, quando il Signore Mi diede l'uso della ragione, ho adorato Lui con la Mia vita e con tutto il Mio essere, L'ho glorificato e benedetto il Suo Santo Nome. In questo modo il Padre Eterno arricchiva la Mia vita con le Sue grazie e faceva del Mio Cuor Castissimo il Suo vaso di grazia. Il Padre Eterno era sempre presente nella Mia vita e la Sua divina presenza diventava più forte ogni giorno che crescevo. Mi preparava con nuove benedizioni e grazie perché fossi degno di avere al Mio fianco la Beata Vergine, Madre del Suo Divino Figlio. Il Padre Mi affidò una grande missione e Mi rivelava i Suoi disegni poco a poco. Poco a poco aprivo il Mio Cuore al Suo divino progetto. Da giovane Mi fece sentire l'ardente desiderio di consacrare la Mia purezza e il Mio corpo a Lui. Così, consacrando la Mia verginità a Lui, il Mio Cuore si arricchiva delle grazie più sante perché doveva essere il protettore dei due grandi segni di purità nel mondo: Gesù e Maria. Pregate, pregate, pregate, e il Padre Eterno attraverso il Suo Divino Figlio vi concederà pace. Vi benedico: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

Il 1° febbraio 2006

Madonna: "Pace sia con voi! Carissimi figli, oggi vi benedico uniti a Mio Figlio Gesù e a San Giuseppe. Dio vi ama e desidera il vostro ritorno a Lui. Cercate ogni giorno di vivere in uno spirito di preghiera, anche facendo la più piccola preghiera affinché le vostre anime siano illuminate dalla grazia di Dio. Pregate, pregate, pregate e Dio vi concederà molte grazie. Dio è felice della vostra presenza e del proposito che fate per far conoscere meglio il Mio castissimo Sposo Giuseppe. San Giuseppe sta ottenendo per voi e le vostre famiglie migliaia di grazie. Rivolgetevi a Lui e alla Sua intercessione imitando le Sue virtù ed esempio di vita. Grazie per le preghiere che offrite al Signore questa sera. Ancora una volta vi dico di pregare il rosario, così come il rosario dei sette dolori e gioie di San Giuseppe. Attraverso la preghiera Dio trasformerà le vostre vite e le vostre famiglie. Dove entra quest'immagine (*) del Mio Castissimo Sposo con Mio Figlio, Dio verserà la Sua benedizione e la Sua pace. Dio vuole compiere grandi cose in mezzo a voi e nelle vostre famiglie. Credete, credete, credete, e riceverete grandi grazie. Vi benedico tutti: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

(*) L'immagine di San Giuseppe che è stata benedetta durante l'apparizione questa sera.

Il 28 giugno 2006

Madonna: "Pace sia con voi! Carissimi figli, Mio Figlio Gesù e io desideriamo che onoriate ed amiate il Cuore Castissimo del Mio virginale sposo Giuseppe questa sera. Questo Cuore vi unirà sempre di più ai Nostri Santissimi Cuori. Chiedete a San Giuseppe la grazia della fede, fedeltà e obbedienza, affinché possiate vivere i messaggi del Mio Divino Figlio Gesù e i miei con amore. Voglio dirvi questa notte di pregare per i vostri fratelli che si sono allontanati dalle vie di Dio. Sapete che Satana canta vittoria su queste anime considerandole sue. Pregate per i vostri fratelli accecati da lui, affinché vedano in tempo il pericolo in cui si trovano allontanandosi da Dio. Chiedete grazie dal Cuore di San Giuseppe per molti peccatori, affinché possano convertirsi, e Dio concederà loro queste grazie. Vi benedico: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

San Giuseppe: "Pace sia con voi e le vostre famiglie! Piccoli bambini, oggi vi benedico con una speciale benedizione. Vi ringrazio per le vostre preghiere e per essere qui in questo luogo benedetto dalla nostra santa presenza. Il mio Divino Figlio mi permette di essere il vostro intercessore nelle vostre maggiori difficoltà. Non lasciatevi scoraggiare dalle prove che sorgono nella vostra vita, ma con fiducia affidatevi con amore ai nostri Cuori Santissimi. Sono sempre in preghiera davanti all'Altissimo per grandi grazie per tutti i devoti del mio Cuore Castissimo e per tutti coloro che mi fanno conoscere e amare di più. In modo particolare chiedo stanotte a mio Figlio Gesù grandi grazie per la conversione vostra e delle vostre famiglie. Pregate, pregate, pregate. Dio ha grandi progetti da compiere qui nell'Amazzonia. L'Amazzonia è segnata per un grande evento. Per coloro che sono fedeli e rimangono uniti a Dio, riceveranno una grande felicità nei loro cuori, per aver ascoltato i messaggi della mia sposa, la Beata Vergine. Pregate per l'adempimento dei piani di Dio qui nell'Amazzonia. Oggi Dio vi dona il suo amore. Vi benedico tutti: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

Il 20 giugno 2007
Festa del Cuore Castissimo di Giuseppe

San Giuseppe: "Pace sia con voi! Figli miei, sono lo Sposo Benedetto della Beata Vergine, il Giusto del Signore. Vengo questa notte con mio Divino Figlio per concedere le grazie che Dio mi permette di distribuire a tutti coloro che onorano e celebrano il mio Cuore Castissimo. Il mio cuore esulta di gioia questa notte nel vedervi riuniti qui in preghiera. Vi dico, piccoli bambini, che quelli che cercano il mio aiuto e la mia intercessione non saranno abbandonati da me. Desidero condurre tutte le persone a Gesù e Maria. Questi sono tempi di grande grazia. Vi amo e vi dico di fare delle vostre vite un'offerta d'amore a Dio, proprio come io offrii la mia vita a Lui fin dalla più tenera infanzia."

"Figli, pregate per coloro che vivono nelle tenebre del peccato. Quante anime distrutte nel peccato. Il diavolo è furioso e vuole mostrare il suo volto vergognoso in Brasile con violenza e odio. Pregate per fermarlo digiunando e pregando, perché se non ascolterete questo mio appello, vedrete cose tristi accadere nel vostro paese. Dio ha già comunicato così tanti messaggi a voi. Non siate freddi ed egoisti nel non ascoltare Lui attraverso i messaggi della Beata Vergine, e ora, attraverso questo mio messaggio. Ricevete gli inviti dal cielo nei vostri cuori, figli miei. Quanti sacerdoti nelle tenebre, perché non pregano e non sono fedeli a Dio. Molti sermoni dei sacerdoti oggi non toccano i cuori dei fedeli, convertendoli, perché molti hanno le loro anime marce nel peccato."

"Coloro che sono nel peccato non possono ricevere la grazia e la luce di Dio per illuminare gli altri. Gesù disse: può un cieco guidare un altro cieco? No, cari figli. Se volete essere luce per i vostri fratelli, convertitevi prima e pentitevi dei vostri peccati, poi la grazia di Dio vi abbracerà. Il mio Cuore ama molto Dio e la Vergine. Se volete appartenere al Signore e alla Vergine, avvicinatevi al Mio Cuore e io vi insegnerò ad amarLi. Vi benedico tutti, e le vostre famiglie con la Mia benedizione, la benedizione di pace e amore, unite a mio Figlio: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

L'8 settembre 2007

Madonna: "Pace a voi! Figlio mio, di' ai tuoi fratelli di pregare affinché tutto appartenga a Dio, perché il tempo della conversione sta per finire. Gli uomini non mi ascoltano e continuano ad offendere il Signore con gravi peccati. Fate penitenza, digiunate per i vostri fratelli ribelli, per la vostra conversione e quella di tutti loro, affinché Dio abbia misericordia di voi e del mondo. Oggi sono venuta dal cielo con mio Figlio Gesù e il mio sposo Giuseppe. Oggi vogliamo che vediate questo."

In quel momento ho visto la nascita di San Giuseppe. Questa scena era molto bella. San Giuseppe era un piccolo bambino tra le braccia della sua madre Rachel e del suo padre Giacobbe. Tutto il cielo era in festa. C'erano numerosi angeli intorno alla casa. Ho sentito nel mio cuore una grande gioia senza fine. Era come se fossi stato trasportato a quel momento, come se lo stessi vivendo ora nella mia vita. Sapevo che la Vergine e Gesù dovevano venire dopo, perché la nascita di Giuseppe preannunciava l'arrivo della Madre del Salvatore e del Principe della Pace nel mondo. Poco dopo questa visione scomparve e mi fu mostrata un'altra scena:

Ho visto San Giuseppe all'età di circa cinque o sei anni. Era sulla porta di casa sua, e in strada passavano alcuni soldati che portavano prigioniero un uomo. Questi soldati trattavano molto male questo pover'uomo, picchiandolo, trascinandolo per la strada, tirandogli i capelli, colpendolo violentemente sulla schiena con un bastone. Questa scena colpì molto San Giuseppe da bambino, e anche me, che vedevo tutto ciò. Quell'immagine rimase impressa nella sua mente e tutta la notte restò in preghiera chiedendo a Dio per il pover'uomo morente e sofferente. Nelle sue preghiere, San Giuseppe chiedeva a Dio di mandare nel mondo il Principe della Pace, colui che suo padre Giacobbe gli aveva insegnato dovesse venire a liberare il popolo d'Israele. Pregò, pregò, pregò insistentemente tanto che le sue preghiere furono molto gradite a Dio.

L'altro giorno, il ragazzo di San Giuseppe andò dove si trovava l'uomo imprigionato. Quest'uomo era a pochi minuti da casa Sua. Doveva essere portato in un'altra città quel giorno. San Giuseppe non poté avvicinarsi al povero uomo perché i soldati non glielo permisero, ma a pochi passi da Lui guardò il povero uomo. L'uomo, quando vide San Giuseppe, si sentì molto toccato nell'anima e provò una grande pace e serenità. Praticamente tutto il dolore che aveva sentito, causato dal maltrattamento ricevuto dai soldati, scomparve. Solo guardando San Giuseppe riuscì a trovare conforto e poté morire nella pace di Dio.

Compresi attraverso questa visione che già da giovane Dio stava preparando San Giuseppe a essere il nostro consolatore e intercessore nell'ora delle nostre afflizioni e morte. Come ottenne conforto per questo pover'uomo nella visione, così otterrà per noi la grazia di Dio per coloro che sono devoti a Lui e diffondono la Sua devozione.

Poi questa visione scomparve e mi fu mostrata un'altra scena. San Giuseppe apparve già come adolescente. Doveva avere circa 14 anni. In quel momento sentì nel Suo cuore una grande gioia, qualcosa di molto forte che Lo attraeva sempre più verso Dio. In realtà, Dio fece sentire a San Giuseppe la presenza di Maria, che era stata concepita nel grembo della Sua madre Santa Anna, ma non capiva il perché. Questo fatto rimase sconosciuto per Lui, ma la presenza di Maria al mondo Lo rese più forte nella fede e un uomo di preghiera e di Dio.

Quando la Vergine nacque fu il momento in cui decise di consacrare la Sua verginità a Dio. San Giuseppe andò al tempio di Gerusalemme con i Suoi genitori e lì, davanti all'altare del Signore, fece i Suoi voti di purezza a Dio senza che i Suoi genitori lo sapessero. Era qualcosa che sgorgava dal profondo del Suo Cuore Castissimo e che tenne come un bellissimo segreto tra Sé stesso e l'Altissimo. In realtà, Dio aveva già posato gli occhi su San Giuseppe e Lo aveva designato fin dall'inizio per una così grande missione: essere lo sposo di Maria e il padre adottivo del Suo Amatissimo Figlio. San Giuseppe veniva gradualmente preparato per questa missione. Dopo aver visto tutto questo, la visione scomparve. E la Madonna mi disse:

La Madonna: "...Fate conoscere di più il Mio sposo Giuseppe. È un grande intercessore davanti a Dio nelle vostre maggiori difficoltà e afflizioni. Chi ha ricorso a Lui e al Suo Cuore Castissimo otterrà dal Signore grandi grazie per la conversione e santificazione, nonché la grazia della salvezza, poiché il Signore guarda con amore tutti coloro che onorano San Giuseppe come desidera."

"Raccontatelo a tutti. Dite loro di non sprecare tempo, perché questi sono tempi di grandi grazie, prima che le grandi calamità si abbattano sul mondo. Vi amiamo, Noi tre, e siamo sempre al vostro fianco per aiutarvi. Pregate, pregate, pregate. Lasciateci aiutarvi. Vogliamo la vostra felicità e che ciascuno di voi riceva la gloria del cielo e l'eterna ricompensa."

Poi San Giuseppe mi ha dato questo messaggio:

San Giuseppe: "Coloro che non si distaccano dal mondo saranno trascinati con le sofferenze che verranno sulla terra e poi a soffrire eternamente, perché non hanno accolto la chiamata di Dio alla conversione. Convertitevi, convertitevi, convertitevi!"

Poi il Bambino Gesù ha parlato:

Bambino Gesù: "Non sprecate tempo così non piangerete dopo. Vi benedico tutti: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

Il 4 ottobre 2007

Oggi la Chiesa celebra San Francesco d'Assisi. Ero solo in un certo luogo quando improvvisamente ho sentito la voce di Sant'Joseph che mi parlava. Non me lo aspettavo e questo fatto mi ha sorpreso molto. Mi disse:

Santo Giuseppe: "Oggi, voglio dirti questo messaggio che parla della Mia nascita. Voglio farti capire quanto sei importante nel piano di Dio e che tu sia stato scelto da Dio e da Me per essere sotto la Mia protezione a diffondere ovunque il Mio nome e la devozione al Mio Cuore. Sono nato nel mese che, contando in avanti dal mese della nascita della Vergine, è tre, e contando all'indietro dal mese della nascita di Cristo, è tre. Per significare la Santa Trinità e i nostri Tre Cuori uniti nell'amore."

"Il giorno, quello che sommando i due numeri dà nove, il quale rappresenta le prime nove mercoledì del mese e uno dei numeri essendo unico ricorda il numero delle Mie sofferenze e gioie. Anche la somma dei primi giorni di agosto prima della nascita della Vergine e degli ultimi giorni dei mesi dopo la Mia nascita e quella di Cristo è quattordici, che era l'età in cui la Vergine Immacolata mi sposò ed è il numero di anni più grande che Lei aveva quando La sposai, perché io avevo solo quattordici anni più di Lei quando Lei ebbe quell'età."

Ero sorpreso da questo messaggio di San Giuseppe e ho preso un calendario e ho iniziato a contare e ho visto che era il mese di ottobre: agosto + settembre + ottobre = 3 mesi e dicembre + novembre + ottobre = 3 mesi. Ero ancora più sorpreso quando ho visto che il giorno che mi indicava era il 27 ottobre, il giorno in cui sono nato. Non volevo illudermi o far pensare alla gente che stavo cercando di attirare l'attenzione su me stesso, ma tutto ciò che diceva era giusto: sommando i due numeri 2+7=9 (le prime nove mercoledì del mese). Ho anche pensato al numero 18: 1+8=9, ma San Giuseppe aveva detto che uno dei numeri rappresentava il numero delle sue sofferenze e gioie, quindi poteva essere solo il numero 7 del 27. Il numero di giorni prima della nascita della Vergine nel mese di agosto: 4...più gli ultimi giorni dopo il 27 ottobre: 4...più gli ultimi giorni del mese di dicembre dopo la nascita di Gesù: 6...sommandoli tutti insieme si ottiene 14, l'età in cui la Vergine sposò San Giuseppe come mi ha detto Lui stesso.

Mi è venuta una domanda da fargli: ...Ma San Giuseppe e il numero due del 27? Mi ha risposto sorridendo molto gentilmente:

Santo Giuseppe: "Rappresentano le due persone che ho amato di più in questo mondo quando vivevo sulla terra: Gesù e Maria, che imitavo, onoravo, proteggevo e da cui ricevevo molte grazie e benedizioni."

Non mi aspettavo di sentire San Giuseppe, né avrei potuto immaginare un messaggio del genere. Tutto veniva rivelato in quel momento in pochi minuti. E mi ha detto all'inizio del messaggio di capire che ero stato scelto da Dio e per lui e che ero sotto la sua protezione, cioè che sono nato nel giorno della sua nascita. Mi ha detto anche altre cose:

San Giuseppe: "Tu quando eri più giovane avevi sogni profetici e a volte li hai ancora, proprio come me che sono stato avvertito dall'Angelo del Signore nei miei sogni. Questa grazia ti è stata concessa per la mia intercessione davanti a Dio, perché ti ho scelto per parlare del mio amore agli uomini. Hai avuto le tue prime apparizioni all'età di 21 anni, la stessa età che avevo io quando contemplai per la prima volta la mia sposa, la Beata Vergine Maria, in preghiera in una visione concessami dal Signore. Che grande gioia ho provato nel mio Cuore quando l'ho vista in quella bellissima visione. Pensavo fosse un essere angelico, qualcuno che era già in cielo nella gloria del Signore, ma si trattava di una visione che Dio mi stava concedendo perché il mio Cuore fosse colmo d'amore per colei che sarebbe diventata la mia sposa, anche se non lo capii in quel momento. Questa visione mi diede grande consolazione e forza per sacrificarmi ancora di più per l'amore di Dio e crescere nello spirito della preghiera e nella fede, perché era il tempo in cui il Signore chiamava i miei genitori alla gloria del suo regno e io rimasi solo a casa mia occupandomi dell'arte del falegname e dei miei doveri verso il Signore."

Il 7 gennaio 2008 a Brescia

Gesù: "La mia pace sia con voi! Io sono il Re del cielo e della terra e vengo da te, mio figlio, nella tua piccolezza e miseria per rivelarti i miei desideri divini. Oggi hai pregato con grande fervore la preghiera che il mio amato padre Giuseppe ti ha indicato tanto tempo fa. Mio Padre, umile tra tutti gli uomini che siano mai esistiti, è colui che è grande e benedetto, al quale i cieli rendono onore e gloria perché è cresciuto in grazia e santità accanto a me e alla mia amata Madre Maria. Ti ho detto che devi amare ed onorare Lui con tutto il tuo cuore, poiché così facendo darai gloria e onore al mio Cuore, che è unito nel amore ai cuori di Maria e Giuseppe."

"La Chiesa lo ha dichiarato Patrono e protettore, ed è mia volontà che sia così, e che tutti gli uomini abbiano ricorso a questo figlio di Davide e uomo giusto che è il mio Padre Verginale. Pertanto, mio figlio, desidero che tu Lo onori ancora di più quando preghi la Preghiera all'Hail Joseph in Suo onore e che tu insegni a tutti gli uomini di buona volontà, figli fedeli e obbedienti della Chiesa. Prega questa preghiera da oggi in poi così:"

Salve Giuseppe, figlio di Davide, uomo giusto e verginale, la Sapienza è con te, benedetto sei tu fra tutti gli uomini e benedetto è Gesù, il frutto di Maria, tua fedele sposa. San Giuseppe, Padre degno e Protettore di Gesù Cristo e della Santa Chiesa, prega per noi peccatori e ottieni da Dio la Divina Sapienza, ora e nell'ora della nostra morte. Amen!

"In questo modo onori il Mio verginale Padre Giuseppe ancora di più, glorificando ed esaltando il Suo santo nome come Protettore della Santa Chiesa e intercessore che ottiene per voi le grazie necessarie dal Mio Cuore Divino per la vostra salvezza, per i vostri bisogni corporali e spirituali, nonché per la Divina Sapienza di cui molti uomini hanno bisogno oggi, in questi tempi, per essere giusti e santi, amando la giustizia, perché la Sapienza non entrerà mai nell'anima perversa né dimorerà nel corpo soggetto al peccato."

"In questo modo voglio mostrare al mondo e alla Chiesa quanto puro e santo fosse il Mio Padre Giuseppe ai Miei occhi, agli occhi del Mio Padre in cielo, e davanti allo Spirito Santo, che Lo scelse per una missione così grande. La Santa Trinità avvolse San Giuseppe con la Sua benedizione e grazia e lo santificò già da bambino nel grembo di sua madre Rachel, attraverso lo Spirito Santo, il santificatore delle anime."

"Diffondi questo Mio messaggio alla Chiesa e al mondo e sii un figlio giusto, casto, prudente, forte, obbediente, fedele e paziente, pieno d'amore che accoglie le grazie di Dio proprio come fece il Mio amato Padre Giuseppe per tutta la Sua vita. Imita le Sue virtù, le virtù del Mio verginale Padre Giuseppe, e tu e tutti coloro che ascoltano e vivono questo messaggio crescerete in grazia e santità. Ti benedico e l'intera Chiesa: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

Con questo messaggio Gesù vuole mostrarci tre cose, con le parole aggiunte nella preghiera Salve Giuseppe:

  1. il termine "figlio di Davide" : a quale Tribù d'Israele apparteneva San Giuseppe e di cui egli regna come Patriarca, oltre alla discendenza davidica che doveva essere data a Gesù,
  2. verginale : mostrando alla Chiesa e al mondo la virginità di San Giuseppe. Da ciò comprendiamo che se San Giuseppe ha un Cuore casto allora è puro e verginale in tutto il Suo essere: di mente, corpo, cuore e anima. Come ci dice Gesù nelle Beatitudini: "Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio" (Mt 5:8) - San Giuseppe non solo vide, ma toccò, abbracciò e baciò Colui che cielo e terra non possono contenere, coprendolo con il Suo mantello protettivo e difendendolo da ogni male e pericolo.
  3. Protettore della Santa Chiesa : San Giuseppe è stato dichiarato da Papa Pio IX, l'8 dicembre 1870, come Patrono e Universale Protettore della Chiesa Cattolica.

Gesù ha ricordato questo evento nello stesso messaggio del 7 gennaio 2008: "La Chiesa lo ha dichiarato Patrono e Protettore ed è mia volontà che sia così, e che tutti gli uomini si rivolgono a questo Figlio di Davide e uomo giusto che è mio Padre verginale."

Il 7 gennaio 2008 a Brescia

San Giuseppe: "Pace a tutti, la pace di Gesù! Figlio mio, oggi il Signore mi manda qui per benedirvi. Il suo nome è santo e possa essere sempre glorificato, adorato ed amato. Possano tutte le persone benedire il nome del Signore, che è tre volte Santo. Egli mi manda qui per riempirvi delle sue benedizioni e grazie divine, attraverso il mio Cuore Castissimo."

"Oggi il Signore esalta di nuovo il mio nome e vuole che io sia meglio conosciuto ed amato. Ringraziate il Signore per avermi mandato qui. Egli vi ama profondamente e vuole farvi santi nel suo regno d'amore e pace. Siate di Dio santificando le vostre vite nel suo amore divino e vivendo immersi in questo grande amore. Dio vuole aiutarvi in tutto. Fidatevi di Lui ed Egli opererà grandi meraviglie nelle vostre vite. Pregate, pregate, pregate, affinché nella preghiera e nel silenzio i vostri cuori siano tutti di Dio. Vi benedico. Vi benedico: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

Il 23 gennaio 2008
Festa delle Nozze della Santissima Maria e di San Giuseppe

Madonna: "Pace sia con voi! Carissimi figli, vengo dal cielo stanotte per invitarvi a pregare per le famiglie e per tutti gli sposi. Le sante famiglie sono le famiglie di Dio, dove Egli regna con il Suo amore. Le famiglie nel peccato sono famiglie senza la grazia di Dio e senza vita. Pregate perché molte famiglie si elevino alla grazia di Dio, lasciando il cammino del peccato. Non potete immaginare quante famiglie siano distrutte dal peccato ogni giorno. Il loro numero è così grande che schiaccia il Mio Cuore nel dolore. Pregate per la santificazione degli sposi infedeli. Quanti offendono gravemente Dio con i peccati di infedeltà, impurità e adulterio! Dio non può più sopportare tanti peccati, e grandi calamità e punizioni verranno sugli sposi infedeli: soffriranno per ciò che hanno peccato, e il male che verrà non potrà essere fermato. Fate molte penitenze, perché la piaga che verrà si diffonderà rapidamente, e molti ne saranno le vittime. Vi prego tutti: accettate i Miei appelli, perché sono seri, e tornate a Dio. Vi benedico tutti: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

(*) La Festa delle Nozze di Maria Santissima con San Giuseppe si diffuse in Francia, all'inizio del XV secolo, per merito di Giovanni Gersone (1363-1429), grande devoto di San Giuseppe. Adottata da molti ordini religiosi, si diffuse ovunque, preferibilmente fissata al 23 gennaio. Benedetto XIII l'introdusse nello Stato Pontificio nel 1725.

Un altro che merita di essere ricordato e che contribuì molto a questa devozione fu San Gaspare Bertoni, il quale, a Verona, dedicò un altare maggiore della Chiesa delle Stimmate agli Sposi Santi Maria e Giuseppe, celebrando la loro festa nuziale con solennità dal 1823, una tradizione sempre preservata dai Stimmatini. Il suo primo biografo scrisse: "Così avendo avuto il principale merito di propagare a Verona e radicare nei cuori la devozione a San Giuseppe, fu anche l'autore della venerazione degli sposi santissimi, quasi come un presagio che i suoi figli spirituali avrebbero trovato negli sposi santissimi i loro più validi protettori."

Il 4 giugno 2008
Festa del Purissimo Cuore di San Giuseppe

San Giuseppe: "La pace di Gesù a tutti voi, cari figli! Figlio mio, guarda il Mio Cuore quanto è colmo d'amore per l'umanità. Di' ai tuoi fratelli e sorelle che desidero proteggerli e benedirli. Dì loro di rifugiarsi nel Mio Purissimo Cuore. È Gesù che lo desidera. Il Mio Divino Figlio mi ha nuovamente inviato qui nell'Amazzonia. L'Amazzonia è stata baciata dalla Mia presenza in modo speciale. Ho chiesto al Mio Figlio che il Mio Cuore fosse rivelato al mondo qui. Ciò che Dio ha compiuto e continua a compiere qui è qualcosa di grande. Lo dico ai tuoi fratelli. Se sapeste quanto questo luogo è prezioso agli occhi di Dio, non sprechereste così tante grazie. Desidero aiutarti a fare la volontà del Signore."

"Voglio veri devoti e non persone che non vivono la loro fede o che la vivono solo in apparenza. Voglio figli e figlie che testimoniino nel mondo l'amore di Cristo e lo vivano profondamente nelle loro vite. Siate veritieri. Liberatevi dal mondo per essere tutti di Dio. Imitate le Mie virtù affinché la grazia di Dio vi avvolga. Siate fedeli alle chiamate di Dio, perché quando Dio parla vuole essere ascoltato. Non chiudete i vostri cuori alla Sua chiamata, alla Sua voce, ma siate obbedienti, obbedienti, obbedienti. Siate umili e otterrete tutto dal Cuore di Gesù."

"Pregate per il mondo smarrito. Il mondo si sta distruggendo nel peccato perché ha abbandonato Dio. Ricondurre i vostri fratelli sulla retta via essendo generosi nella preghiera e nel sacrificio. Non lamentatevi delle vostre croci. Non ferite i vostri fratelli con parole dure, a causa del vostro egoismo. Sappiate amare e servire tutti e siate pazienti, perché chi è paziente andrà in cielo. Vi ho già dato così tante grazie, ora distribuitele ai vostri fratelli testimoniando i messaggi di Dio per loro. Vi benedico tutti: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

27 ottobre 2008
Messaggio della Sacra Famiglia

Oggi è apparsa la Sacra Famiglia: Nostra Signora, San Giuseppe che tiene in braccio il Bambino Gesù. Tutti e tre con bellissime corone di luce dorata sulle loro teste, vestiti anche di abiti dorati. Hanno benedetto tutti i presenti all'apparizione e tutta l'umanità. È stata Nostra Signora a parlare per prima su comando di Gesù:

Madonna: "Pace a voi! Carissimi figli, oggi il cielo è in festa. Rallegratevi nel giorno della nascita del Mio Sposo Giuseppe. Pregate per comprendere che avete bisogno di essere santi e giusti, come il Mio sposo Giuseppe lo fu in questo mondo. Piccoli miei, abbiate un cuore umile, libero da ogni superbia. Ogni volta che vivete con tutta la vostra forza e fede nell'umiltà, amore e unità, diventate simili ai Nostri Cuori Santissimi pieni di tante grazie. Piccoli miei, Dio vi invita alla conversione. La vostra conversione deve avvenire ora, non più tardi. Tornate indietro, tornate indietro mentre c'è ancora tempo. Dio aspetta il vostro ritorno a Lui, perché Vi ama molto. Vi benedico, uniti al Mio Figlio Gesù e San Giuseppe: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

San Giuseppe: "Figlio mio, di' ai tuoi fratelli che li benedico. Tutti coloro che si affidano con fiducia sotto la Mia protezione Io intercedo davanti a Gesù. Pregate per l'umanità che è più lontana da Dio che mai prima d'ora. Con la preghiera guidate tutti gli uomini sulla via della bontà e conversione. Dico a tutti: chi ha fede e crede, creda sempre di più. Chi ancora dubita e si ferma sul cammino verso Dio, affretti il passo, perché il tempo è già troppo breve per avere dubbi e incertezze. Affrettatevi. Tornate presto da Dio. Vi benedico e vi aiuto con la Mia intercessione presso Dio. Vi benedico tutti: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

Bambino Gesù: "Il Mio Cuore ama molto la Mia Madre Maria e il Mio Padre Giuseppe. Vuoi essere mio? Ama entrambi e diventerai mio. Affrettati!"

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